La scherma azzurra festeggia Irene Camber

La triestina, oro ad Helsinki 1952, compie oggi 90 anni.  Fu la capostipite di una lunga serie di trionfi in rosa per la scherma italiana.

 

Londra, 27 luglio 2012: Elisa Di Francisca batte al minuto supplementare Arianna Errigo e si aggiudica l’oro olimpico nel fioretto femminile. Qualche minuto prima, Valentina Vezzali entra nella leggenda e firma un bronzo in rimonta contro la coreana Hyun Hee nam, cui regala un’altra cocente delusione.Quello che si consuma sulle pedane di Londra, è però solo l’ultimo capitolo di una storia iniziata nel 1952, alle Olimpiadi di Helsinki.

Protagonista di quella storica giornata è una ragazza di 26 anni, triestina: Irene Camber. Già nel 1948 era andata vicina alla medaglia, ma era rimasta giù dal podio. In Finlandia, però, la storia è diversa: assalto dopo assalto – ai tempi il meccanismo di gara era ben differente da quello a cui siamo abituati oggi, con un serie di giorni all’italiana fino a “scremare” il gruppo a scegliere le migliori 16; da lì, due ulteriori gironi da otto e l’inizio dell’eliminazione diretta – la Camber sbaraglia la concorrenza, fino all’atto finale. Dall’altro capo della pedana, c’è niente meno che Ilona Elek. La fiorettista ungherese è al momento la più forte sulla piazza: a vinto l’oro a Berlino nel 1936 e si è ripetuta a Londra 12 anni dopo, e a Helsinki va alla caccia del terzo alloro olimpico. Ma quel giorno non ce n’è: la gloria è tutta per Irene Camber da Trieste, che vince anche quell’assalto ed entra nella storia.

Della scherma italiana, certamente, prima donna a portare una medaglia d’oro olimpica; ma anche – più in generale – dello sport azzurro: perchè prima di lei solo Ondina Valla (Berlino 1936, 80 metri ostacoli) aveva vinto un oro olimpico fra le donne italiane. Prima di appendere il fioretto al chiodo a 38 anni nel 1964, Irene Camber fa in tempo a vincere un’altra medaglia olimpica, questa volta di bronzo, nella prova a squadre del 1960 a Roma. Lasciata la carriera agonistica, rimane comunque nella scherma come Commissario Tecnico della nazionale di fioretto fino al 1972.

Dove a trionfare sarà Antonella Ragno. E poi, dagli anni 90, l’epopea del Dream Team e i trionfi di Giovanni Trllini, quelli in serie di Valentina Vezzali fino all’acuto di Elisa Di Francisca. Ma, prima di tutte loro, venne Irene Camber, che oggi festeggia 90 anni: un traguardo a cui ci arriva in piena saluta e lucida. Come conviene a un’autentica Signora della scherma.

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