Lo spadista azzurro chiude la secondo posto il Grand Prix di Budapest. Seconda finale per lui dopo quella vittoriosa di Vancouver. Vince Gauthier Grumier. Podio per l’ungherese Boczko e per il coreano Kweon.
Da Vancouver a Budapest, nel segno di una splendida continuità. Enrico Garozzo, dopo aver trovato in Canada il primo acuto della sua carriera, si arrende oggi solo a Gauthier Grumier. Seconda finale consecutiva per il ragazzo di Acireale, autore di un’altra grandissima prova nella lunga giornata ungherese. Una maratona cominciata alle nove del mattino e terminata dodici ore dopo, con il secondo centro stagionale di un Grumier sempre più numero uno del Mondo. Il 15-4 finale è punteggio fin troppo severo, e non sposta di una virgola quanto di buono fatto oggi dallo spadista azzurro.
Due soli italiani in gara dopo la giornata di ieri, lui e Marco Fichera, che però si ferma al secondo assalto di giornata. Rimasto unico baluardo italiano, Enrico Garozzo ha, assalto dopo assalto, costruito il suo capolavoro, estromettendo anche i francese Ronan Gustin agli ottavi e Yannick Borel ai quarti, piccola vendetta sportiva verso chi aveva eliminato il compagno e amico Marco Fichera. Bello l’assalto di semifinale, con Enrico che si trova a partire in svantaggio contro l’ennesimo prodotto della scuola coreana, Youngjun Kweon, alla sua migliore esibizione in carriera. Prese le misure all’avversario, però, è l’azzurro a condurre in porto l’assalto in maniera vittoriosa, guadagnandosi così il diritto di sfidare Grumier, mentre il coreano va a fare compagnia al “vecchietto terriible” Gabor Boczko sul gradino più basso del podio.
L’ultimo atto è purtroppo con poca storia: il francese indirizza subito a suo favore l’assalto e conduce tranquillamente tranquillamente in porto l’assalto fino al 15-4 finale. Un peccato, ma l’Italia sa che da qui a Rio ha una carta molto pesante al suo mazzo. Con un Enrico Garozzo così, sognare in grande è lecito.
Classifica – 1. Grumier (Fra), 2. Garozzo (ITA), 3. Boczko (Hun), 3. Kweon (Kor), 5. Imre (Hun), 6. Kauter (Sui), 7. Borel (Fra), 8. Veewijlen (Ned)
Twitter: agenna85
Fotografia Augusto Bizzi per Federscherma