Le campionesse del Mondo di Tashkent chiudono terze la prova a squadre. Vittoria per la Polonia.
Tanta amarezza e poca voglia di festeggiare. Questo il sentimento che traspare sul volto delle ragazze azzurre un attimo dopo che Erica Cipressa ha fissato sul 45-30 il tabellino della finale valida per il terzo posto della prova a squadre di fioretto femminile. La stessa Italia – Stati Uniti che esattamente 365 giorni fa proiettava sul tetto del Mondo le ragazze della banda Cipressa al termine di una finale da cuori forti e brividi lungo la schiena, oggi si trasforma nel capolinea del cammino di Elisabetta Bianchin, Erica Cipressa, Camilla Rivano e Serena Rossini verso un possibile oro iridato.
Un rammarico doppio: in primis, perché fino a quel momento le azzurre avevano viaggiato alla grande, battendo Cina e Ungheria, e lottando alla pari con la squadra della campionessa del Mondo individuale, Sabrina Massialas. Anzi, arrivando anche a condurre le danze al termine della settima frazione, chiusa sul 35-33. A quel punto, però, è cambiato il vento della gara, con Iman Blow che fa una grande rimonta, complice anche il passaggio a vuoto di Elisabetta Bianchin, e consegna alla Massialas un vantaggio di +4 da gestire contro il tentativo di ritorno di Erica Cipressa, nel mini remake della finale individuale di tre giorni fa. E sono proprio Blow e Bianchin a regalare l’immagine forse più bella della giornata, con la fiorettista americana ad abbracciare e consolare la sconsolata azzurra mentre a stento trattiene le lacrime.
Persa la possibilità di lottare per la riconferma del titolo, il quartetto azzurro si è immediatamente riscattato prendendosi di autorità il bronzo contro la sorprendente Romania, capace di sgambettare ai quarti la Russia per 37-30. Alla cronaca passa un match che fin da subito si è incanalato verso i colori azzurri, con Serena Rossini, Camilla Rivano ed Erica Cipressa che han dominato le avversarie di turno, fino al 45-30 finale.
A vincere alla fine è la Polonia, che batte gli Usa in una finale avvincentissima, in cui le polacche partono forte e sembrano mettere al sicuro l’oro già dopo due terzi di match. A rimischiare le carte ci pensa Sabrina Massialas, che avvia la rimonta poi completata da Partridge e Blow. Decisivo diventa così l’ultimo periodo, con ancora impegnata la campionessa iridata e Julia Walczyck: Massialas sembra partire meglio, ma poi è la polacca a salire in cattedra, con un paio di numeri di alta scuola che contribuiscono a scavare il solco fino al 40-42 che lancia in orbita la Polonia e nega agli Usa il dominio assoluto sul fioretto femminile.
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Fotografia Augusto Bizzi per Federscherma