La sciabola femminile vola in Cina, si gareggia a Foshan

Penultimo appuntamento di Coppa del Mondo per le ragazze. Assenti Velikaya e Egorian.

 

Dalla Corea alla Cina, in mezzo oltre un mese di stop per ricaricare le batterie e prepararsi al rush finale di questa stagione. L’ultima uscita delle sciabolatrici si era chiusa con il trionfo di Yana Egorian nel Gran Prix di Seul, ora ad attendere le ragazza un altro lungo volo verso Foshan, gigantesca città da 7,2 milioni di abitanti nella provincia del Guangdong, estremità sud-orientale del paese asiatico.

Trasferta impegnativa, quindi, per questa penultima prova di “regular season” che si chiuderà a fine mese con il Grand Prix di Mosca. Quindi l’appendice dei campionati continentali per Europa e Americhe prima dell’appuntamento olimpico. Un’occasione per aggiustare gli ultimi dettagli e, per alcune squadre, di sciogliere definitivamente i nodi olimpici per ciò che concerne la composizione delle singole delegazioni a Cinque Cerchi; anche se, a rigor di logica, difficilmente si discosteranno dai quartetti base che hanno animato la stagione sulla rotta per il Brasile. Ora che il cammino di qualificazione olimpica è completato, le gare che ancora mancano alla fine diventano anche determinanti per la composizione del tabellone della gara di agosto, motivo per cui i temi interessanti non mancano di certo.

A partire dalla prova a squadre, che domenica chiuderà il programma. Sin qui Russia e Ucraina han dominato, spartendosi la torta con due vittorie a testa, mentre la Francia – che proprio in Cina, anche se a Pechino, vinse l’anno scorso – ha spesso e volentieri recitato il ruolo del terzo incomodo, salendo sul podio in tre delle quattro occasioni. E sarà proprio questa la missione dell’Italia in Cina: agguantare quel podio che è sempre sfuggito, fra “medaglie di legno” e piazzamenti meno nobili. Ci proveranno, Ilaria Bianco, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Irene Vecchi fra qui e gli Europei di Torun, in quella che sarà la vera e propria prova generale prima di Rio.

Il podio, in casa azzurra, manca da tanto anche a livello individuale. Il terzo posto di Rossella Gregorio nel vernissage di Caracas è infatti al momento l’unico acuto delle sciabolatrici italiane, che pure hanno messo a referto anche le finali a otto raggiunte dalla stessa Gregorio e da Loreta Gulotta. L’assenza di due pezzi da novanta come Sofya Velikaya e Yana Egorian, allora, potrebbe essere una ghiotta opportunità per rimettere piede fra le prime tre, anche se la concorrenza rimane notevole con tutte le migliori al mondo presenti: da Olga Kharlan a Mariel Zagunis, passando per le sempre pericolose coreane e senza dimenticare le cinesi, Chen Shen in testa, che giocano in casa.

L’anno scorso la tappa cinese si disputò a Pechino e vide la vittoria di Sofya Velikaya sulla polacca Aleksandra Socha, mentre a completare il podio furono Olga Kharlan e Mariel Zagunis. Nella prova a squadre a trionfare fu la Francia, che in finale ebbe la meglio sull’Ucraina, mentre nella finalina per il terzo posto a spuntarla furono gli Stati Uniti sulla Russia con l’Italia che chiuse quinta.

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Fotografia Augusto Bizzi per Federscherma
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