Fioretto maschile, grandi sfide in terra russa

A San Pietroburgo di scena la settima prova di Coppa del Mondo di fioretto maschile. Italia a caccia di gloria nella tana degli storici rivali. Tanto equilibrio e pronostico difficile.

 

C’è anche il fioretto maschile nel ricco week-end di Coppa del Mondo. Quasi due mesi dopo le ultime sfide sulle pedane di Cuba, nel Grand Prix che ha messo a posto gli ultimi pezzi del puzzle olimpico di agosto, i migliori fiorettisti del Mondo si ritrovano sulle pedane di San Pietroburgo per il settimo e penultimo atto della stagione di Coppa.

Una prova, questa, che ha spesso e volentieri detto bene ai colori azzurri: l’anno scorso Andrea Cassarà chiuse al secondo posto, battuto dal beniamino di casa Dmitry Rigin, accompagnato sul podio da Daniele Garozzo. Nel 2014 a vincere qui fu Andrea Baldini con Valerio Aspromonte terzo, mentre lo stesso biondo frascatano chiuse anche nel 2013 al terzo posto. Degli ottimi precedenti, quindi, alla vigilia delle grandi sfide nella tana dei più fieri avversari dell’Italia. Che, nell’ultimo incrocio a squadre a Bonn, si sono presi la vittoria proprio battendo in finale gli azzurri. E chissà che il duello non si rinnovi immediatamente a San Pietroburgo, anche se visto l’equilibrio delle forze in campo fare un pronostico alla vigilia è compito arduo.

Ancora di più lo è parlando della prova individuale: fra Bonn e La Havana è stata la Gran Bretagna a fare la voce grossa, vincendo entrambe le prove grazie a James Andrews Davis – che fra l’altro ha vinto proprio a San Pietroburgo nell’edizione 2013 – e Richard Kruse. I russi hanno dalla loro l’ulteriore spinta del pubblico, sempre molto caldo come abbiamo potuto testare in prima persona nel corso degli ultimi Mondiali di Mosca lo scorso luglio; e poi la solita pattuglia di francesi, americani e via discorrendo.

La forza di Andrea Cassarà, la costanza di Giorgio Avola, la gioventù di Daiele Garozzo, Edaordo Luperi e Lorenzo Nista, la voglia di riscatto di Andrea Baldini, da tanto, troppo tempo lontano dai suoi standard a livello individuali, e chissà che Valerio Aspromonte non rispolveri la bella versione di sè che ha messo in mostra in altri anni proprio su queste pedane. Queste le carte in mano ad Andrea Cipressa per provare a sbancare San Pietroburgo e regalare un altro piccolo dispiacere all’amico e compagno di mille battaglie Stefano Cerioni.

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Fotografia Augusto Bizzi per Federscherma

 

 

 

 
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