In Germania le fiorettiste ripartono dopo l’addio alle pedane della Vezzali. Si rinnova la sfida alla Russia.
Smaltite le emozioni dell’addio a Valentina Vezzali, per il fioretto femminile azzurro è tempo di ripartire. L’avvicinamento olimpico ormai è arrivato in una fase calda, e nei tre appuntamenti rimasti l’Italia punta a mantenere quel trend di assoluto dominio che ha sin qui contraddistinto la stagione tanto a livello individuale quanto a squadre, anche se l’appuntamento iridato ha regalato alle azzurre la medaglia d’argento.
Un piccolo scherzo dovuto alla tensione di una gara del tutto particolare, in cui tutte – Arianna Errigo in testa – han fatto di tutto per provare a regalare alla capitana un finale di carriera che fosse il più dolce possibile. A rovinare la festa, la solita Russia, che si è ripresa il trono del Mondo cinque anni dopo l’ultima volta datata Catania 2011. Un titolo, va detto, pienamente meritato per le ragazze di Cerioni, pronte ancora ad animare l’ennesimo capitolo di una rivalità che si rinnova gara dopo gara. A squadre (l’anno scorso vittoria russa in finale sull’Italia), ma anche a livello individuale, dove sin qui sono state le azzurre a comandare, con le vittorie di Errigo, Di Francisca e Volpi anticipate dall’unica firmata da un’atleta straniera, ovvero la francese Ysaora Thibus che si impose a Cancun precedendo in graduatoria Alice Volpi – battuta in finale -Martina Batini ed Elisa Di Francisca.
Proprio la campionessa olimpica di Londra 2012 è stata l’ultima ad apporre la firma sull’albo d’oro della gara di Tauber, centrando la sua personalissima tripletta nella cittadina tedesca dopo le vittorie del 2011 e 2012. Come tripletta fu quella di italiane sul podio, con Arianna Errigo seconda e Valentina Vezzali terza assieme ad Inna Deriglazova, qui vittoriosa nel 2013. Unica eccezione al monologo azzurro a Tauber, completato dalle affermazioni di Martina Batini nel 2014 e quella già citata della Di Francisca del 2015.
Twitter: agenna85
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma