Buzzi: «L’esordio Europeo non mi fa paura»

Le dichiarazioni dello spadista azzurro Lorenzo Buzzi alla vigilia della partenza per Torun.

 

Assieme ad Alice Volpi e Alberta Santuccio, rappresenta il club dei volti nuovi in casa Italia per i prossimi Europei di Torun: un esordio che Lorenzo Buzzi, 23 anni di Casale Monferrato, affronta con grande serenità. Perlomeno questo trapela dalle sue parole raccolte alla vigilia della partenza per la Polonia, dove sarà impegnato tanto nella gara individuale (martedì 21/06) quanto in quella a squadre tre giorni dopo. «In generale non sono mai stato una persona ansiosa» ci racconta «l’emozione certamente la sento, ma è più un sentimento positivo che negativo! Mi carica, mi fa venir voglia di mettermi alla prova. Non avevo problemi di gestione di questo tipo quando ho esordito nei cadetti, e spero di non averne ora! Da un certo punto di vista il fatto di sapere che la mia testa ha funzionato a dovere in quelle occasioni mi tranquillizza ulteriormente».

Difficile, per il ragazzo che da tre anni a questa parte si allena alla Marchesa di Torino, fare una previsione su quello che potrà accadere in gara: «Sinceramente non so bene cosa aspettarmi. È la prima volta che partecipo ad una gara assoluti di questo tipo, quindi non riesco a valutare ancora quale possa essere la differenza di difficoltà da una gara di coppa del mondo normale. Non saprei dire quale risultato minimo mi aspetterei di fare, o quale dovrebbe essere “il mio posto” all’interno di una competizione del genere. Ma da un certo punto di vista non mi interessa nemmeno molto…». Perchè il piano d’azione è solo ed esclusivamente uno: «Andrò lì e affronterò la gara come faccio sempre: pensando a divertirmi, a vincere e senza aver paura di nessuno».

Un ultimo pensiero è per la prova a squadre, dove è fondamentale fare bene per poter raggranellare punti nel ranking in vista di Rio 2016: «Beh, l’obiettivo lì è ovviamente fare il meglio possibile! Anche perché ci sono in ballo parecchi punti importanti per il ranking, in vista della gara a squadre dell’Olimpiade. Tutto in questo momento è finalizzato al trovarsi nella situazione più favorevole possibile alle Olimpiadi, che sono il culmine non solo di questa stagione, ma di tutto il quadriennio. Io, da sostituto momentaneo di Marco Fichera, farò tutto ciò che potrò per aiutare la squadra. Se mi sarà richiesto, salirò in pedana e darò il massimo, altrimenti farò un gran tifo dal fondo ai miei compagni. Non ho paura di esordire, anzi, per come sono io di carattere mi piacerebbe salire in pedana tutti gli assalti e contribuire in qualche modo! Ma in gara a squadre bisogna anche saper stare al proprio posto».

 

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Fotografia Augusto Bizzi
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