Grande prova dei fiorettisti azzurri, che si arrendono solo alla Russia al termine di una sfida bellissima e intensa.
Se queste sono le premesse, a Rio ci sarà da divertirsi. E parecchio. Perchè l’Italfioretto maschile visto oggi sulle pedane di Torun è stato a tratti scintillante, dominante come nei tempi migliori. Lo dice il 45-30 sull’Ungheria, lo dice ancora di più il 45-28 alla Gran Bretagna, lasciapassare per andare ad affrontare sulla pedana centrale la Russia nel remake della finale Mondiale di 11 mesi fa a Mosca.
Ne esce un match bellissimo, vibrante e carico di pathos. Da una parte l’italia plurititolata (Giorgio Avola, Andrea Baldini, Andrea Cassarà e Daniele Garozzo), dall’altra la Russia del fresco campione Europeo Timur Safin accompagnato in pedana dal Alexei Cheremisinov, Artur Akhmatkhuzin e Dmitry Rigin. Un match mai banale quando di fronte ci sono le due acerrime rivali, e poco importa che la sifda più importante si giocherà in Brasile fra un mese e mezzo: perché in pedana è spettacolo puro, con i ragazzi di Cerioni che premono subito sull’acceleratore e chiudono il primo giro di assalti avanti per 15-9. Da qui inizia una nuova fase del match, con Cassarà che avvia la rimonta, poi portata a termine grazie all’aiuto di Baldini e Garozzo, chiamato alla chiusura sotto di due stoccate. Il giovane siciliano, di fronte a Cheremisinov, riesce anche a ricucire lo strappo fino al 42-42, ma alla fine è il campione del Mondo 2014 a trovare la zampata decisiva. 45-42 e resa dei conti rinviata in Brasile.
Dove proveranno a dire la loro anche Francia e Gran Bretagna, le due squadre che oggi si sono sfidate per il bronzo. La sfida, in realtà, ha poca storia perché è un vero e proprio monologo di Davis e compagni: il 45-28 finale dice più di ogni parola sull’andamento del match.
Twitter: agenna85
Fotografia Augusto Bizzi