Il commento del fiorettista livornese al suo Europeo dopo la prova a squadre di giovedì.
Archiviato l’Europeo con una medaglia d’argento, per Andrea Baldini è tempo di guardare al futuro e tuffarsi a pieno regime nella preparazione della gara olimpica, laddove l’Italia si presenta come detentrice del titolo a squadre. Prima però, un bilancio di questo suo Europeo, soprattutto per quanto concerne la prova a squadre: «Non c’è amaro in bocca, ma non siamo nemmeno del tutto soddisfatti. Chiaro, quando si arriva in fondo, si vuole sempre vincere, ma purtroppo in finale c’è stato qualche passaggio a vuoto e con squadre di così alto livello come la Russia, si pagano».
Ora a tutta verso le Olimpiadi, appuntamento cui Andrea guarda con ottimismo: «La squadra c’è, non ne farei un dramma. L’appuntamento importante davvero è quello di agosto. E lì non sbaglieremo». Perché ciò effettivamente si realizzi, Baldini ha già chiaro quali saranno i punti su cui sarà necessario agire da qui a inizio agosto: «Credo che ci sia abbastanza da lavorare a livello di squadra, soprattutto per le dinamiche del gruppo: tattiche, definizione dei ruoli di ognuno di noi, etcetera. A luglio faremo due ritiri pre-olimpici e spero che possano servire per fare ulteriori passi avanti in tale direzione».
In Brasile c’è un titolo da difendere. Impresa non facile ma guai a non crederci: «La concorrenza, rispetto a Londra 2012, è più agguerrita. Ma i campioni in carica siamo noi e abbiamo dimostrato che negli appuntamenti importanti si deve sempre fare i conti con noi. Speriamo sia così anche a Rio».
Ha collaborato Alessandro Gennari
Fotografia Augusto Bizzi
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