Le stelle di Rio 2016 – Rossella Fiamingo

La siciliana punta al bersaglio grosso a Rio 2016. Dove, malgrado le incognite, parte fra le favorite.

 

Scenderà in pedana per prima, il 6 agosto e su di lei sono riposte tutte le speranze di medaglia per l’Italia della spada femminile. Rossella Fiamingo arriva all’appuntamento decisivo della stagione a fari spenti, al termine di una stagione caratterizzata da poche luci e qualche zona d’ombra: i problemi con il maestro Giovanni Sperlinga, poi risolti, la mancata qualificazione a squadre – senza ombra di dubbio la pagina più dolorosa di questo quadriennio olimpico, visto l’enorme potenziale di un quartetto capace di infilare otto podi di fila e issarsi in testa al ranking Mondiale prima di precipitare in una spirale negativa ancora oggi inspiegabile – e quella individuale da giocarsi fino all’ultima gara con la compagna di nazionale Mara Navarria, che si era rilanciata prepotentemente con la doppietta di vittorie fra Doha e Barcellona.

La stagione appena conclusa, inoltre, ha dato poche soddisfazioni in pedana a chi, dopo due medaglie d’oro Mondiali consecutive, era attesa da prestazioni all’altezza dello status di una ragazza che a nemmeno 25 anni era già entrata nel novero delle più grandi interpreti della spada al femminile. E invece, nessun podio, un solo ingresso nella finale a 8 – proprio nel Gp di Budapest, con un quinto posto nel giorno in cui arrivò l’ufficialità del pass per Rio – due volte agli ottavi ma prove opache come le due esibizioni al “Carroccio” entrambe chiuse con l’eliminazione al primo turno.

Eppure, sebbene a fari spenti e con molte incognite, la bicampionessa del Mondo ci sentiamo ancora di considerarla come fra le pretendenti più accreditate all’oro o comunque alla lotta per le medaglie. Le due stagioni precedenti, infatti, hanno messo in mostra come la siciliana sia in grado di esaltarsi quando il gioco si fa veramente duro: come a Kazan, dove per conquistare il titolo dovette battere nell’ordine la campionessa olimpica in carica Yana Shemyakina e quindi la titolata Britta Heidemann. O nella parte conclusiva della passata stagione: pochi lampi nel corso della “regular season” di Coppa, un colpo di coda da fuoriclasse vera con l’argento europeo e il bis iridato in una gara dominata fin dal primo turno. Resta poi da considerare il caos doping in cui è precipitata la Russia, potrebbe avere come conseguenza la sua l’estromissione in toto dai Giochi Olimpici: il che significa avere la certezza di non incontrare quella Tatiana Logunova che da sempre rappresenta per lei la bestia nera e che anche in questa stagione le ha servito l’amaro calice di 3 sconfitte in altrettanti incroci. A livello piscologico, un bel problema in meno di cui corrucciarsi, in una gara che di sfide ne presenta per sua natura già molte.

Perché,  al netto della presenza o meno della campionessa russa, Rossella ha tutti i mezzi e le capacità per poter sbaragliare una concorrenza grande e affamata di vittoria, desiderosa di impedire che il regno della Regina Rossella sulla spada femminile si prolunghi ulteriormente. Quanto alla catanese, saprà farsi trovare pronta al grande appuntamento con la Storia?

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Fotografia Alessandro Gennari per Pianeta Scherma

 
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