L’iridata di Mosca è la principale avversaria delle azzurre per la gara di Rio.
Due titoli Mondiali a livello Under 20 (2008 e 2010), e quello Assoluto vinto l’anno passato nell’apoteosi dello scorso luglio di fronte al pubblico moscovita. Aggiungete un titolo Europeo ed ecco a voi una fiorettista che, per palmarès, ha tutti i crismi per essere considerata fra le più grandi interpreti del fioretto al femminile, perlomeno dell’epoca moderna.
In una gara che spesso e volentieri parla italiano, Inna Deriglazova è forse la più forte delle carte in mano a Stefano Cerioni- che pure può contare su un’altra ottima atleta come Aida Shanaeva, olimpionica a squadre nel 2008 – per provare a scardinare il duopolio Errigo -Di Francisca favorite d’obbligo alla vigilia. Proprio il lavoro del ct e dello staff italiano hanno reso Inna un’avversaria temibile, sebbene le due azzurre al top della forma rimangano sempre uno scalino sopra. A Rio ci arriva al termine di una stagione in cui l’unico vero passo falso è stata l’uscita al primo turno nel Grand Prix di Shanghai, a cui han fatto da contraltare la vittoria di Tauber – battendo in finale Arianna Errigo – la seconda piazza di Torino nel giorno della prima vittoria in Coppa del Mondo di Alice Volpi e i due bronzi di Danzica e Algeri.
A Londra 2012 tanta delusione, con un tredicesimo posto nella prova individuale appena lenito dall’argento vinto nella prova a squadre, sebbene l’assalto finale si era in poco tempo trasformato in un’autentica lezione di scherma che le azzurre avevano impartito alle russe. Quattro anni dopo e con in saccoccia un titolo mondiale, Inna Deriglazova è pronta a lanciare una nuova sfida alle azzurre. E provare ad aggiungere la medaglia più prestigiosa alla sua già ricca collezione di trofei.
Twitter: agenna85
Fotografia di Alessandro Gennari per Pianeta Scherma