Le gare di Rio di scherma hanno riservato tantissime emozioni. E non solo sul piano agonistico.
Nei dieci giorni di gare olimpiche a Rio, sulle pedane abbiamo assistito a vittorie emozionanti, sconfitte dolorose, imprese più o meno attese, crolli impronosticabili alla vigilia. Perché, si sa, l’Olimpiade è una gara unica nel suo genere, un tritatutto di emozioni che può sorprendere anche i campioni più attrezzati e forgiati dal fuoco di mille battaglie.
Abbiamo provato a concentrarle allora tutte queste emozioni, scegliendo come filo conduttore quello degli abbracci. La copertina l’abbiamo voluta dedicare ai fratelli Garozzo, a Daniele che vince l’oro e ad Enrico che scenda nell’Arena per cercare il fratello che ha appena messo la stoccata vincente, quella che vale l’oro e molto altro ancora. «Enrico: fratello e migliore amico. Siamo costretti a vivere lontano per coltivare un sogno che ci accomuna ma mai avrei voluto altro fratello all’infuori di te», così la dedica social di Daniele.
C’è invece tanta amarezza e delusione nell’abbraccio a centro pedana fra Olga Kharlan e Manon Brunet. L’ucraina, fresca di vittoria nel bronzo, non si da pace per l’enorme occasione mancata di artigliare quell’oro individuale che pare stregato. La giovane francese, era andata a una sola stoccata dalla vittoria contro Sofya Velikaya in semifinale, a una sola stoccata dalla medaglia prima di subire la rimonta della campionessa russa. E proprio la Brunet, postando su Instagram ha voluto tributare l’omaggio all’avversaria: «Lacrime sui nostri volti: tu non hai avuto la medaglia d’oro che ti aspettavi. Io non ho avuto la medaglia che sognavo. Per me sei comunque una grandissima campionessa».
Mariel Zagunis l’oro alle Olimpiadi lo ha già vinto due volte. A Rio era chiamata al riscatto dopo la delusione di Londra ma la sua gara è terminata subito, agli ottavi di finale stesa da Ekaterina Dyachenko. Eppure è stata fra le prime ad andare a consolare Olga Kharlan, la rivale di mille battaglie per il dominio del Mondo. Un gesto tanto semplice quanto degno di una vera Signora delle pedane.
Non aveva mai vinto una medaglia d’oro alle Olimpiadi la spada femminile Romena: la data dell’11 agosto 2016, quindi, entra di diritto nella storia del movimento. E allora, tutte ad abbracciare la Capitana, Ana Maria Popescu che ha appena messo in calce la sua firma al trionfo.
A come Amicizia (Daniele Garozzo e Andrea Baldini)…
… e A come Amore (Erika Kirpu e Enrico Garozzo)
La giovane che entra in una nuova dimensione e la dominatrice delle ultime stagioni che a lei si inchina. C’è tutta l’aria del passaggio di testimone in questo abbraccio fra Yana Egorian e Sofya Velikaya al termine della prova individuale di sciabola femminile vinta proprio dalla Egorian. Le due sono rimaste a lungo a centro pedana, abbracciandosi e parlandosi fitte fitte per quasi un minuto prima di fare l’inchino a tutto al pubblico. E il testimone che passa da una Regina all’altra.
Twitter: agenna85
Fotografie di Augusto Bizzi per Federscherma salvo diversa indicazione