Il senese è l’unico italiano in gara nelle prove odierne di spada. Debutto anche del programma al femminile.
Una città intera a sospingere e tifare per il proprio campione. Arriva il giorno di Matteo Betti alle Paralimpiadi, e tutta Siena trepida per il suo guerriero, dopo averlo aiutato concretamente e finanziariamente ad arrivare fino a Rio. Dove oggi sarà l’unico azzurro in gara nello “spada day”, per provare a difendere il bronzo vinto quattro anni fa sulle pedane di Londra 2012.
Gara tosta quella che attende in trentenne toscano, che dovrà districarsi in mezzo alla minaccia asiatica ma anche lottare contro i big europei, a partire dal polacco Dariusz Pender – campione in carica – e il francese Romain Noble, argento a Londra e avversario di Matteo già nel girone preliminare (gruppo B), dove gravitano – fra gli altri – anche il cinese Sun Gang e il beniamino di casa Fabio Luiz Damasceno. Da tenere d’occhio come avversari, il cinese Tian, già bronzo ieri nella sciabola, e il britannico Piers Gilliver.
Nella Categoria B, fari puntati su Jovane Guissone: facile immaginare un ambiente caldissimo per guidare il beniamino di casa alla difesa dell’oro conquistato a Londra, in una gara in cui la presenza asiatica è ridotta al solo Tam Chick Sum – argento di Londra – e in cui possono dire la loro un altro britannico, Dmitry Coutia e i francese Marc Andrè Cratere e Yannick Ifebe.
La squalifica dell’intera squadra russa dalle Paralimpiadi ha di fatto tolto a questa gara una delle possibili protagoniste della gara femminile Categoria A, ovvero Julia Efimova, leader del ranking di Coppa del Mondo. C’è però la campionessa del Mondo Xufeng Zhou, e quella d’Europa Marta Fidrych. L’Ucraina, che ieri ha dominato nella sciabola, punta su Evgenia Breus con Szuszanna Krajnyak carta forte dell’Ungheria.
Campionessa Paralimpica a Londra, campionessa del Mondo nel 2015 a Eger: non può che essere la thailandese Saysunee Yana la donna da battere nella gara di oggi per quanto concerne la spada femminile Categoria B. Con Boykova, Vasileva e Mishurova fuori dai giochi per la già citata squalifica della Russia, tocca a Simone Briese Baetke caricarsi sulle spalle i destini schermistici della Vecchia Europa, lei che già quattro anni fa rovinò la festa asiatica “intromettendosi” fra la Yana e la Chan medaglia di bronzo.
Twitter: agenna85
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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