Il quartetto azzurro esce di scena agli ottavi contro la Francia e chiude al nono posto la gara a squadre di spada femminili. Vince l’Estonia sulla Francia, terzo posto per l’Ucraina.
Se chiedessimo a uno schermidore la sua personalissima interpretazione dell’inferno, siamo pronti a scommettere che la risposta sarebbe “gli assalti per i piazzamenti dal nono posto in giù in una gara a squadre. Una situazione cui oggi è toccato fare fronte alle azzurre della spada, uscite subito dalla lotta per il podio negli ottavi di finale, dopo il 45-35 firmato dalla Francia nel primo assalto di giornata.
Una gara fin da subito in salita per per l’Italia (Rossella Fiamingo, Mara Navarria, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio), con le francesi che scappano fin dalla prima frazione (4-1 Mallo su Rizzi) e che al termine della prima tornata di assalti è già avanti di 8 stoccate. Da lì, semplice amministrazione per le transalpine, che vincono 6 delle 9 manches, lasciandone 2 alle azzurre e chiudendone in parità uno, quello fra Rossella Fiamingo e Marie Florence Candassamy che chiudono sul 3-3. Le tre vittorie nei seguenti tre assalti contro Canada (45-25), Svezia (45-30) e Giappone (30-27) servono solo per prendersi il nono posto, davvero poco considerato il potenziale delle ragazze di Sandro Cuomo. Resta quindi la statistica in rosso alla voce piazzamenti sul podio, mai più raggiunto dopo l’ultima volta datata giugno 2015: un bronzo europeo che sembrava lasciar presagire un futuro roseo per la spada femminile azzurra, e che al momento rimane l’ultimo raggio di sole prima del tunnel imboccato in quel luglio moscovita e del quale sembra ancora non vedersi l’uscita. E si che oggi poteva essere una ghiotta occasione, considerato il numero e il peso delle assenze e le numerose squadre che stanno cambiando pelle in ottica futura.
A festeggiare sono invece le padrone di casa dell’Estonia (Irina Embrich, Katrina Lehis, Erika Kirpu, Kristina Kuusk), brave a sfruttare il “fattore campo” e portarsi a casa l’intera posta. Con la Francia finisce 24-21 un assalto condotto a ritmi molto bassi e che vive l’unica scossa nella frazione finale, con Auriane Mallo e Irina Embrich a giocarsi il tutto per tutto in 3 minuti. La spunta l’esperta estone, che tiene a bada l’avversaria e strappa un 11-9 parziale che fissa il punteggio finale in favore delle padrone di casa, che poi festeggiano abbracciandosi sulla pedana rialzata. Al terzo posto si piazza l’Ucraina, che lascia giù dal podio la Cina nel giorno della prima di Hugues Obry alla guida del quartetto cinese in una gara a squadre.
Twitter: agenna85
Fotografia Serge Timacheff/Fie
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