Sciabola maschile: in Senegal la prima stagionale

Nella capitale del Senegal la prima tappa della nuova stagione della sciabola maschile. Tante le assenze di peso in questo appuntamento.

 

Nel 2014 furono le ragazze, sempre della sciabola, ad andare in avanscoperta e portare per la prima volta in Senegal la Coppa del Mondo di scherma. A vincere fu Olga Kharlan con il podio per Ilaria Bianco. Dopo una sola edizione al femminile, fu deciso di trasformare al maschile la tappa africana ma a rovinare tutti i piani ci si mise l’emergenza per il virus Ebola, che suggerì ai vertici della Federazione Internazionale la cancellazione della gara e il suo rinvio a tempi migliori. E così, dopo aver lasciato alla capitale georgiana il vernissage della passata stagione, capitato nel pieno della delicata fase di qualificazione a Rio 2016, quest’anno è arrivato finalmente il turno della capitale senegalese.

Parte da qui, dal cuore dell’Africa nera, la nuova stagione della sciabola maschile. La prima di un nuovo quadriennio con vista sul Giappone, che arriva esattamente tre mesi dopo la gara che ha celebrato la seconda vittoria a Cinque Cerchi di Aron Szilagyi. Il due volte campione Olimpico, però, sarà uno dei tantissimi assenti di peso a questo debutto stagionale: a partire dal blocco russo che, come già accaduto per la gara di Cancun di fioretto femminile, diserta in toto la prima stagionale, così come la Germania, che rinuncia ai propri big, e l’Italia che non vede i nomi di Aldo Montano e Diego Occhiuzzi nella entry list ufficiale. Ma, a parte i nomi già fatti, la gara di Dakar non sarà comunque orfana dei grandi nomi, a partire dall’argento e dal bronzo di Rio Daryl Homer e Junghwan Kim, per arrivare alle rivelazioni della passata stagione Eli Dershwitz e Mojtaba Abedini. Mentre l’Italia, pur priva dei suoi alfieri olimpici, schiera i suoi migliori elementi e concede anche al giovane Dario Cavaliere – che già aveva testato la Coppa del Mondo lo scorso gennaio a Padova in occasione del Luxardo – una nuova opportunità di mettersi a confronto con i migliori.

Da ultimo,  la curiosità legata ai padroni di casa e, più in generale, ai tiratori africani che pur non potendo lottare per il vertice, hanno qui l’occasione di mettersi in mostra e potersi confrontare con i migliori specialisti mondiali della disciplina. Perché dietro alle locomotive chiamate Egitto e Tunisia, che possono respirare il vento della scherma europea che spira attraverso il mediterraneo, si stanno aggregando sempre più vagoncini rappresentati da questi paesi dove la scherma può essere vista come ottimo mezzo – oltre al sempre immancabile pallone, straordinario veicolo di sogni per tutti i bambini – per poter per un attimo dimenticare la dura realtà. O, come in Senegal, diventare strumento di reinserimento sociale per chi è finito in carcere. Mali, Botswana, Burkina Faso, Costa D’Avorio: ci saranno anche loro in pedana in questa gara di Coppa del Mondo

Si comincia domani con le fasi a gironi e di qualificazione, sabato il tabellone ad eliminazione diretta prima del gran finale di domenica con la prova a squadre. Nel corso del fine settimana saranno sperimentate le nuove regole con la messa in guardia ravvicinata per i due tiratori.

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Fotografia Augusto Bizzi
jizzrain.com/vd/2353-video

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