Orleans: tre volti nuovi per l’Italasciabola in Francia

Battiston, Gargano e Lucarini sono fra le dodici azzurre in gara a Orleans. Volti nuovi e giovani della sciabola azzurra alle prese con la scherma delle grandi.

 

Non solo Arianna Errigo. Se l’esordio internazionale della monzese nella sciabola femminile è forse l’elemento di maggior curiosità legato al fine settimana di Orleans, non lo è da meno quella legata alla prestazione di tre giovani talenti giovani della sciabola azzurra, ovvero Michela Battiston, Rebecca Gargano e Lucia Lucarini. Ci sono anche i loro nomi, infatti, fra quelli delle 12 sciabolatrici italiane che hanno fatto rotta per la Francia e che già domani saranno in pedana per provare a raggiungere al tabellone principale le già qualificate Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Irene Vecchi.

Per tutte e tre si tratta di un esordio assoluto in Coppa del Mondo senior, o quasi, dal momento che Rebecca Gargano prese parte all’ultima edizione della tappa italiana di sciabola femminile a Bolzano: correva l’anno 2014 e la allora diciottenne sciabolatrice napoletana – che si sarebbe poi laureata campionessa del Mondo a squadre nel 2015 a Tashkent – chiuse la sua esperienza al primo dei due assalti di qualificazione, battuta 15-14 dalla tedesca Klemm. Ma se quella gara serviva solo per fare esperienza e assaggiare – da Under 20 – l’atmosfera di una gara di Coppa del Mondo Senior, diversa è la situazione oggi. Perché la Gargano dalla categoria Junires ci è uscita al termine della passata stagione – condita da due terzi posti in Coppa del Mondo e dall’argento Europeo vinto a Novi Sad, battuta solo da Manon Brunet – e ora si trova a dover lottare per affermarsi fra le grandi.

Prima volta invece per Michela Battiston e Lucia Lucarini. Quest’ultima, in particolare, sembra essere la più in palla delle sciabolatrici azzurre in questa prima parte di nuova stagione. Una vittoria nella tappa inaugurale a San Josè subito seguita dal terzo posto nella gara successiva a Sosnowiec sono il biglietto da visita di questa ragazza ternana di cui si dice un gran bene fin dalla categoria Cadetti e capace, l’anno scorso, di artigliare una medaglia di bronzo ai Mondiali di Bourges.

Tutta made in Friuli, invece, Michela Battiston, forgiata in quella fabbrica di talento che è la Gemina Scherma, scuola che sta dando tanto alla causa della sciabola azzurra giovanile anche al maschile, dove a brillare è Leonardo Dreossi. Un quinto e un ventiduesimo posto fra Plovdiv e Sosnowiec il bottino sin qui raccolto in Coppa del Mondo Under 20. Ora l’occasione di mettersi in mostra anche a livello superiore: una chance che lei, assieme alle altre due “novelle” proveranno a giocarsi al meglio, con la tranquillità di chi non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. E da imparare.

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Fotografia Augusto Bizzi
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