Il talento francese regola la Kim in finale e vince in casa. Gulotta, Vecchi e Gregorio stop ai quarti.
Un 15-7 a Yijeon Kim, perentorio, mai in discussione. Per prendersi l’ovazione di un pubblico tutto per lei. Ha scelto Orleans per il primo trionfo in carriera Manon Brunet, profetessa in casa nella città dove si allena e costruisce il suo talento schermistico.
L’avevamo detto in fase di presentazione della nuova stagione: questa poteva essere la stagione della definitiva esplosione di questa talentuosa ventenne lionese, e puntualmente alla prima occasione utile ha timbrato il cartellino, iniziando nel migliore dei modi la propria stagione. Il podio di Caracas, poi l’amarissimo quarto posto di Rio e quella gara chiusa a piangere fra le braccia di Olga Kharlan al termine della finale delle deluse. In mezzo, l’oro Europeo e l’argento Mondiale a livello Under 20. Si, perché nonostante il piglio da veterana con cui gareggia fra le senior da ormai due anni, la carta di identità dice 20 e, soprattutto, dice di un futuro che per lei si prospetta molto ma molto interessante. Grinta e personalità al servizio di un talento purissimo, le armi che oggi le hanno permesso di navigare assalto dopo assalto fino al gradino più alto del podio. Spegnendo il sogno di podio di Irene Vecchi ai quarti, quindi mettendo lo stop alla giornata di gloria della giapponese Tamura – terza, assieme alla connazionale Chika Aoki per una doppietta nipponica sul podio – prima di fare jackpot imponendo la propria legge alla campionessa olimpica 2012.
A fare da contraltare alla gioia della Brunet, c’è ‘amarezza di casa Italia per un podio accarezzato con ben tre atlete ma poi rimasto stregato: Rossella Gregorio subisce l’eliminazione più beffarda, un cartellino rosso per partenza anticipata sul 14-14 che fa tanta tanta rabbia. E se Irene Vecchi può poco di fronte alla giornata di grazia di Manon Brunet, Loreta Gulotta non riesce a ripetere l’impresa di Rio e questa volta deve lasciare strada aperta alla Kim.
Fra le altre azzurre, bene Michela Battiston, che passa l’assalto dei 32 prima di cedere all’ultima stoccata contro un’altra giovane terribile, ovvero la quindicenne unghrese Lisa Pusztai, che si ferma poi a una sola stoccata dalle otto. Niente da fare per Arianna Errigo, che viene eliminata al primo assalto: il 15-4 subito dalla Podzniakova è forse una punizione troppo severa per lei, ma per essere stata la sua prima gara in Coppa del Mondo, la monzese ha fatto vedere belle cose. Fuori nel tabellone delle 64 anche Alessandra Lucchino e Chiara Mormile.
Classifica – 1. Brunet (Fra), 2. Kim (Kor), 3. Aoki (Jpn), 3. Tamura (Jpn), 5. Gulotta (Ita), 6. Gregorio (Ita), 7. Vecchi (Ita), 8. Voronina (Ukr).
Twitter: agenna85
Fotografia Augusto Bizzi/Fie