Under 20, il punto sulla stagione al maschile

In questo primo scorcio di stagione l’Italia ha brillato in tutte le armi, portando a casa podi e vittorie.Il punto sul settore maschile.

 

Avevamo lasciato l’Italia delle giovani lame lo scorso aprile, al termine di un trionfale Mondiale che, fra Cadetti e Giovani, ha fruttato ben 17 medaglie. Nel frattempo alcuni dei protagonisti di quella spedizione hanno fatto il salto di categoria, obbligati dalla carta d’identità; altri si sono confermati, altri ancora sono venuti fuori, confermando nella categoria superiore quanto di buono fatto vedere nella categoria Cadetti.

In attesa di rivedere in azione gli azzurri – prossimo impegno, il primo week-end di dicembre a Bratislava con le gare di spada maschile e femminile – ne approfittiamo per ripercorrere quanto accaduto sin qui, facendo il punto arma per arma. In questa prima parte analizzeremo il settore maschile, per poi parlare della situazione al femminile in una seconda parte.

guillaume-bianchi

Fioretto maschile – A guardare tutti dall’alto della sua posizione c’è il nostro Guillaume Bianchi. Il fiorettista di Frascati – che viene dal bronzo iridato a Bourges, ha già centrato un podio in stagione chiudendo terzo a Lezno, riscattando così l’uscita prematura nel debutto di Budapest. In Ungheria sono stati altri due azzurri a firmare il podio, ovvero Tommaso Marini e Davide Filippi. Spicca poi la presenza fissa di tiratori italiani nelle finali a otto, segno che il ricambio generazionale è tanto efficace quanto continuo.

1

Guillaume Bianchi (Ita)

124

2

Petar Files (Cro)

106

3

Andrzej Rzadkowski (Pol)

98

4

Alexandre Ediri (Fra)

84.5

5

Ka Long Cheung (Hkg)

80

neri podio

Sciabola maschile – Fra le tre armi al maschile, la sciabola è l’unica che non presenta traccia di azzurro fra i primi tre del ranking. Ma, allo stesso tempo, l’arma in cui l’Italia è andata a segno in occasione, grazie al terzo posto firmato dal livornese Gherardo Caranti a Plovdiv, e alle due vittorie griffate Leonardo Dreossi (Teheran, secondo Dario Cavaliere) e Matteo Neri, che a Sosnowiec ha battuto in una finale tutta italiana il già citato Gherardo Caranti. A cui va aggiunta la vittoria nella gara a squadre, sempre a Plovdiv e nella seppur sperimentale e non ufficiale gara a squadre miste disputata a Sosnowiec. Uscito dalla categoria Cadetti con in pugno il prestigioso triplete fatto di oro Europeo, oro Mondiale e oro tricolore, Matteo Neri ci ha messo davvero poco per confermarsi anche fra gli Under 20 un talento assolutamente da tenere d’occhio per il futuro dell’italsciabola.

1

Fares Ferjani (Tun)

150

2

Konstantin Lokhanov (Rus)

129

3

Andrey Gladkov (Rus)

119

4

Leonardo Dreossi (Ita)

110

5

Anatoly Kostenko

105

valerio e sandro cuomo

Spada maschileIl podio di Giacomo Paolini alla prima gara in Lussemburgo, quindi il trionfo di Valerio Cuomo a Riga, con il napoletano figlio d’arte che si è preso anche la testa del ranking. E, ancora il terzo posto in classifica di Federico Vismara, che nelle occasioni in cui ha potuto graggiare a livello Assoluto ha ben figurato, mostrando un grande potenziale. Dietro, tantissimi ragazzi interessanti e di prospettiva, per un’Italia della spada che sotto l’aspetto della competitività può dormire sonni decisamente tranquilli.

1

Valerio Cuomo (Ita)

147

2

Georgy Bruev (Rus)

117

3

Federisco Vismara (Ita)

114

4

Gergely Siklosi (Hun)

112

5

Clement Dorigo (Fra)

97

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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