Il riepilogo e l’approfondimento sulla gara di fioretto maschile valida per il Grand Prix di Torino 2016.
Dopo aver analizzato e rivissuto la gara al femminile e ascoltato il commento del ct del fioretto Andrea Cipressa, chiudiamo la nostra disamina del fine settimana di Torino parlando della gara al maschile. Ecco cosa ci ha raccontato la prova che ieri ha chiuso la tre giorni del Grand Prix.
Una splendida giornata – Difficile trovare una sensazione migliore di quella che dona centrare davanti al pubblico di casa la propria prima vittoria in Coppa del Mondo. L’anno scorso era toccato ad Alice Volpi, quest’anno è stato Alessio Foconi a firmare il suo primo gradino più alto del podio sulle pedane del Pala Ruffini. Una gara perfetta quella del ventisettenne aviere umbro, resa ancora più preziosa dagli scalpi fatti durante la gara. Ultimo quello di Alexander Massialas, numero uno del Mondo, distrutto per 15-7. «Una giornata bellissima» ci ha detto dopo la gara. Una splendida giornata, come direbbe Vasco Rossi. Anzi, due splendide giornate, dato che oggi è arrivata anche la Coppa Europa per club assieme ai compagni dell’Aeronautica Militare.
Bravo Davide – Fra gli Under 20 sta andando alla grande, con un terzo posto a Budapest e un decimo a Lezno. E alla sua prima uscita fra i “big” Davide Filippi centra la qualificazione al tabellone principale del Grand Prix di Torino. Ma non solo: opposto al primo turno nientemeno che ad Alexander Massialas, il diciottenne azzurro fa sudare le proverbiali camicie a chi, non più tardi di quattro mesi fa, era in pedana a giocarsi un oro olimpico. Che alla fine vince, chiudendo sul 15-12. Ma gli applausi per il giovane azzurro sono tanti.
Il ritorno di Valerio – Chissà che Valerio Aspromonte non possa andare a chiedere alla Federazione Internazionale di disputare un’intera stagione sulle pedane del Pala Ruffini visto il suo rapporto speciale con Torino. Al netto delle battute, il fiorettista frascatano ha dato spettacolo tornando fra i primi otto di una gara di Coppa del Mondo due anni dopo l’ultima volta datata novembre 2014. Allora, sempre a Torino, chiuse terzo. Ieri si è dovuto arrendere alla stanchezza prima ancora che a Enzo Lefort, ma l’Aspro-show vale sempre la pena di essere visto.
Italia al top – Non solo Foconi. Il bilancio dell’Italia a Torino è stato molto positivo. Assieme ad Aspromonte si sono fermati ai quarti anche Giorgio Avola – battuto proprio da Foconi – e Andrea Cassarà. A questo si devono aggiungere le belle prove di Nista e Lari. Ma, più in generale, è emerso quello che ci ha raccontato Cipressa: l’Italia può contare su un bel gruppo di atleti in grado di lottare per la vittoria.
Non è gara per campioni Olimpici – Non fortunatissimo il week-end torinese per le due medaglie d’oro di Rio De Janeiro. Se sabato, infatti, Inna Deriglazova aveva dovuto salutare tutte al secondo assalto, non meglio è andata a Daniele Garozzo, che arriva solo un turno più avanti prima di uscire sconfitto agli ottavi da Enzo Lefort. Una gara tutta in salita per Daniele, che aveva già faticato non poco per avere ragione di Alessandro Paroli e del russo Dimitry Kuts. Oggi per lui niente gara di Coppa Europa per problemi di influenza, facile immaginare che anche ieri Daniele non fosse al top della forma.
Italia – Usa, che duello! – La miccia l’avevano accesa le ragazze al sabato, ma la gara maschile della domenica è stato un vero e proprio festival di incroci fra Italia e Stati Uniti. Mattatore indubbiamente Alexander Massialas, che estromette nell’ordine Filippi, Baldini e Nista prima di cedere a Foconi in finale. La vittoria di Cassarà su Imboden “fissa il punteggio” sul parziale di 3-2 per gli Usa. Ma alla fine la Coppa la porta via l’Italia.
Twitter: agenna85
Fotografia di Augusto Bizzi/Fie
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