Spada maschile, il riepilogo della gara di Doha

L’analisi e l’approfondimento dei temi relativi alla prova maschile del Grand Prix di spada in Qatar.

 

Contestualmente alla gara femminile (clicca qui per leggere l’approfondimento relativo), sulle pedane di Doha è andata in scena anche la prova maschile. Anche per i ragazzi si è trattato dell’ultima gara prima della pausa natalizia, con la stagione che riprenderà con il 2017. E quindi vediamo cosa ha raccontato questa giornata per quanto concerne la prova maschile del Grand Prix di spada.

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Poche gioie per l’Italia – Viste le premesse delle prime due gare, con i podi di Santarelli a Berna e di Fichera a Buenos Aires e le ottime prestazioni di Enrico Garozzo, un po’ di delusione per il risultato maturato nel deserto qatariota c’è, dal momento che già al termine del tabellone dei 32 nessun italiano era rimasto in gara. Una giornata storta può capitare, come del resto sintetizza perfettamente Marco Fichera nel suo commento a mezzo social: «Tornato a casa dalla trasferta di Doha si pensa già alla prossima. Purtroppo questa gara non è andata come volevo non tirando al meglio,ho incontrato Michele (Niggeler) con il quale tiro tutti i giorni in sala e ciò non ha aiutato ma merito a lui che ha fatto un match perfetto! Sono deluso ma ancor più trepidante per la prossima. In queste vacanze lavorerò tantissimo per arrivare alla prima gara in gennaio al 100%. Anche nella sconfitta è giusto ringraziare chi mi ha seguito in gara,Dario Chiadò,come sempre al meglio».

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Best result eguagliato – Con il ventinovesimo posto di Doha, Riccardo Schiavino ha eguagliato il suo miglior risultato in carriera, bissando la posizione ottenuta a Lisbona nel lontano 2010. Una prestazione impreziosita dalla vittoria ottenuta contro Fabian Kauter (15-14), prima di dover lasciare strada al coreano Kweon, poi vincitore a fine giornata.

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La forza di un movimento – Della forza del movimento francese ne abbiamo parlato più e più volte su queste colonne. E il secondo posto di Alexandre Bardenet, classe 1990 al suo miglior risultato in carriera, ne è l’ennisima dimostrazione. Un cammino, il suo, che ha avuto tutte le sembianze di un vero e proprio campionato nazionale, dal momento che nel corso della gara ha portato a casa gli scalpi di Yannick Borel, Ronan Gustin e di Jean Michel Lucenay. Che in Qatar centra il secondo podio di fila, ancora terzo dopo aver ottenuto il medesimo risultato nella trasferta argentina: il “vecchietto terribile” della spada francese non ha certo voglia di mollare!

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Korean power – Tre atleti nei primi otto, la vittoria di Yonyoun Kweon a seguire a stretto giro di posta quella ottenuta da Sangyoung Park – campione olimpico a Rio, quinto a Doha fermato proprio da Kweon – e un vento, quello coreano, che sta investendo con sempre maggior violenza il circuito della spada maschile.

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Ritorno con podio – L’ultima apparizione agonistica, Nikolaj Novosjolov, l’aveva fatta a Rio per la prova individuale dei Giochi Olimpici, dove si era fermato ai quarti di finale. L’estone è tornato in gara a Doha e pronti via si preso il podio, trovando anche lui (come tanti prima e come Bardenet poi) la giornata di gloria di Kweon a sbarrargli la strada. Con il terzo posto di sabato, per il bi-campione del Mondo, è arrivato il podio numero 14 in carriera in Coppa del Mondo, per un bottino totale che conta 5 vittorie, 2 secondi posti e 7 terzi.

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Fotografie Augusto Bizzi/Fie

 
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