Un ricordo del Maestro Ezio Zanobini, scomparso oggi all’età di 76 anni, da parte di una sua allieva.
C’è una grande differenza fra un affondo e una “cacchetta di affondo” e chi hai messo in guardia lo sa bene. Bisogna diffidare degli uomini che ti vogliono mostrare la loro collezione di farfalle e ricordare sempre che “se chiami in seconda poi pari terza” e viceversa. Ogni tanto, poi, chiudi gli occhi e arresti, “appena si muove!”.
E’ sempre stato così: scherma e vita mischiate insieme. Ci hai insegnato a stare in guarda e a muoverci in pedana, ma ci hai soprattutto insegnato a camminare nel mondo e a parare gli attacchi della vita, quelli che fanno più male. Hai creduto in ognuno dei tuoi atleti e hai dedicato loro ogni tuo pomeriggio. Occhiali con le lenti azzurre, polo e piastrone; perché eri fatto così.
Amavi insegnare, sciare, dipingere. Amavi la scherma e le belle donne.
Te ne vai in un inverno senza neve, Maestro Ezio.
Mancherai a tutti.
Ciao.