Dal 1953 il CIP è un classico del fioretto maschile. Un viaggio nella sua storia attraverso numeri e statistiche.
Molto più che una gara. Il Challenge International de Paris, infatti, rappresenta per ogni fiorettista il classico appuntamento da segnare con il circoletto rosso. Vuoi per il fascino sempre unico di una città come Parigi, vuoi perché da sempre la scuola francese è fra quelle al top mondiale, vuoi per una storia che attraversa più di cinquant’anni, il CIP rappresenta uno dei grandi classici del circuito di Coppa del Mondo di fioretto maschile.
In attesa di conoscere il nuovo re del Challenge, facciamo un breve viaggio nella sua storia attraverso qualche numero e statistica.
1953 – L’anno della prima edizione di quello che allora si chiamava “Challenge Martini”. A firmarla non poteva che essere Christian d’Oriola, leggendario asso della scherma francese, che si impose anche nell’edizione successiva. La gara manterrà inalterata la propria denominazione – ovviamente derivante dallo sponsor, il famoso dry Martini – fino al 1991 quando, per effetto della legge Evin contro la pubblicità di alcolici, modificherà il proprio nome in “Challenge Brut de Fabergè”. Nel 1998 assume poi prende il nome di Challenge International de Paris, come tuttora è conosciuto.
43 – I vincitori diversi in tutte le edizioni sin qui disputate.
8 – Il numero delle vittorie italiane. I più vincenti, con due affermazioni a testa sono Andrea Baldini (2008 e 2013), Salvatore Sanzo (2000 e 2004) e Andrea Borella (1978 e 1990). Quest’ultimo è tutt’ora il più giovane vincitore della storia del CIP, dal momento che al tempo della sua prima vittoria aveva solo 16 anni. Una vittoria a testa per Stefano Cerioni (1983) e Andrea Cassarà (2012).
3 – Il record assoluto di vittorie. Che appartiene a quattro francesi: si tratta – in stretto ordine cronologico – di Roger Closset (1955, 1956, 1959), Jean – Claude Magnan (1964, 1965, 1969) Bernard Talvard (1973 ,1974, 1976) e Philippe Omnes (1986, 1989, 1994). Qualora vincesse anche quest’anno, Race Imboden diventerebbe il primo nella storia a centrare le tre vittorie tutte di fila.
20 – Le vittorie totali della Francia a livello individuale. L’ultimo francese a trionfare in casa è stato Enzo Lefort, che ha vinto l’edizione 2014.
Il club del “back to back” – L’ultimo a essere riuscito nell’impresa di succedere a sè stesso come vincitore del Challenge è lo statunitense Race Imboden, che è anche il campione uscente. Prima di lui, il tedesco Benjamin Kleibrink (2006 e 2007) e, andando a ritroso nel tempo, il francese Bernard Talvard (1973 e 1974), l’ungherese Sandor Szabo (1966 e 1967), il britannico Henry Hoskins (1962 e 1963) ed altri tre assi transalpini, ovvero Jean – Claude Magnan (1964 e 1965), Roger Closset (1956 e 1957) e il già citato Christian d’Oriola, vincitore delle prime due edizioni datate 1953 e 1954.
Italia e Usa regine a per quartetti – Più breve è la storia delle gare a squadre, che si disputano dal 2003. In questa speciale classifica comandano alla pari Italia e Stati Uniti, entrambe a quota tre. Gli americani hanno concentrato le loro vittorie fra 2013 e 2016, centrando il back to back fra 2015 e 2016. Aggiudicandosi per due anni di fila tanto la gara individuale (a firma Imboden) quanto la gara a squadre. Per gli azzurri l’ultima vittoria è datata 2014, che fa il paio con quelle centrate nel 2006 e nel 2012.
Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma
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