Italia – Usa, il duello si riaccende a Parigi?

Il fioretto maschile ha vissuto una prima parte di stagione all’insegna del duello fra gli azzurri e gli americani. Una rivalità pronta a riaccendersi sulle pedane del prestigioso Challenge International de Paris. 

 

Sull’affiche che annuncia l’edizione 2017 del prestigioso e storico Challenge International de Paris, campeggiano i volti di Daniele Garozzo e Race Imboden. Una scelta tutt’altro che casuale quella degli organizzatori, dal momento che i due sono le stelle delle scuole schermistiche che sin qui si sono spartite il bottino della prima parte di stagione: l’Italia e gli Stati Uniti. E che è pronta a rinnovarsi questo fine settimana, quando di scena ci sarà la prima prova del 2017 di Coppa del Mondo di fioretto maschile.

Da una parte la squadra azzurra, con la sua storia e con una forza eccezionale nel gruppo. Concetto, questo, su cui molto ha insistito Andrea Cipressa e i fatti gli han dato ragione, dal momento che nelle tre gare disputate sono arrivati ben piazzamenti sul podio firmati da cinque atleti diversi. Alessio Foconi è stato l’unico a fare bis, con la perla della vittoria nel Grand Prix di Torino a impreziosire il secondo posto nella tappa inaugurale al Cairo. Assieme a lui, han fatto capolino fra i primi tre classificati Giorgio Avola (secondo posto per lui a Tokyo), Lorenzo Nista, Andrea Cassarà e Alessandro Paroli, per il quale il terzo posto in Giappone rappresenta il primo podio in Coppa del Mondo. A conti fatti a mancare è l’acuto proprio del campione Olimpico di Rio 2016, il quale però ha già centrato due finali a otto e soprattutto ha ottimi ricordi del Challenge International de Paris: un rapido riavvolgimento del nastro fino al  2015 ed ecco il primo podio in carriera per Daniele Garozzo.

Se l’Italia conta su un gruppo di ragazzi competitivi per il podio, la forza degli Usa è tutta in quattro straordinari solisti. A partire da Race Imboden, vincitore al Cairo nella prima tappa stagionale, ma soprattutto re delle ultime due edizioni della gara parigina, da lui vinta nel 2015 e nel 2016. In caso di tripletta, il newyorchese diverrebbe il primo fiorettista della storia a mettere in fila tre vittorie sulle pedane parigine, impresa mai riuscita nemmeno ai più grandi assi del fioretto, che al massimo si sono fermati a due vittorie di fila. Un ulteriore modo per entrare nella Storia, lui che già era stato il primo americano a imporsi sotto la Torre Eiffel.

Assieme a lui i compagni di mille battaglie: c’è Alexander Massialas, secondo a Torino e ancora a caccia della sua prima vittoria in gare non disputate in Asia; Miles Chamley Watson, vincitore già di una tappa in stagione, a Tokyo. E infine Gerek Meinhardt, a completare il quartetto che proverà a confermarsi dopo aver vinto l’anno scorso la gara a squadre a spese degli azzurri.

Chiaramente la concorrenza non vorrà stare a guardare, a partire dalla pattuglia di fiorettisti di casa, che potrà contare sulla spinta di un pubblico che come sempre in Francia non fa mancare il proprio apporto. E con loro, la solita truppa di possibili favoriti per il podio e la vittoria finale, pronti a scombinare un po’ il copione di una stagione che sin qui è sembrata vivere sull’asse Italia – Stati Uniti.

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