Luxardo 2017, i commenti degli azzurri

Le parole post Luxardo di Berrè, Samele, Occhiuzzi, Dreossi, Scepi, Romano, Miracco, Bonsanto e Murolo.

 

Nell’immediato post gara del Trofeo Luxardo 2017, abbiamo raccolto le impressioni a caldo di alcuni protagonisti azzurri.

Luigi Samele – Oggi ero troppo teso, i successo di Cancun mi ha creato un grossa aspettativa. Se a questo sommiamo il fatto che questa è la gara di casa, oggi (ieri, ndr) è difficile essere contenti di come è andata. Ho avuto anche la sfortuna di incrociare subito Enrico Berrè, che oltre a essere un compagno di squadra tanto in Nazionale quanto nelle Fiamme Gialle, è al momento uno degli atleti più in forma. Ha avuto più voglia di vincere di me e per questo gli faccio i complimenti.

Enrico Berrè – La gara di oggi (ieri, ndr)? Nella media. Gli ottavi di finale non sono un risultato pessimo ma nemmeno il migliore che ci si possa attendere. Ho perso contro un due volte campione Olimpico. Purtroppo ho avuto un problemino al ginocchio e in un paio di occasioni qualche stoccata dubbia è andata da una parte piuttosto che dall’altra. Ma non mi appello a questo, avrei comunque potuto fare di più e il ginocchio dolorante mi ha tolto un po’ di sicurezza. Ma non dovrebbe essere nulla di grave.

Diego Occhiuzzi – Piano piano sto trovando la condizione e questa gara è stata un pochino migliore rispetto alle altre. Rispetto alle altre stagioni sono partito più tardi e in più questa nuova distanza di guardia non mi piace, perché rende molto difficile fare il mio gioco. Spero di tornare presto alle posizioni che mi competono. Peccato, ci tenevo a fare bene qui al Luxardo, ma ora guardo avanti e torno a lavorare.

Massimiliano Murolo – Ovviamente quando perdi nei 32 per entrare nei 16 non si può parlare di un buon risultato. Però ho ritrovato sensazioni positive, tirando con grinta e con cattiveria. Penso che questa sia la strada giusta da seguire e spero che prima o poi il risultato arrivi.

Francesco Bonsanto – Diciamo che non sono stato molto fortunato a trovare subito Aldo (Montano, ndr) al primo assalto. Quello è un match in cui per vincere non basta semplicemente dare il massimo, ma bisogna fare molto di più. Avrei voluto giocarmela di più soprattutto in difesa piuttosto che forzare a centro pedana, però alla fine vedo questa gara come bagaglio di esperienza per le gare successive. Già rispetto all’anno scorso i risultati sono migliorati, quindi piano piano cerco di fare tesoro di quanto apprendo in ogni competizione.

Luigi Miracco – Avevo bisogno di un risultato e questo non è arrivato. Ho tirato bene, vero, ma se devo vedere il risultato, ovvio che rimane l’amaro in bocca. Soprattutto per l’assalto con Szilagyi, che mi sono giocato alla pari fin dalle prime stoccate. C’è stata una stoccata chiave che è stata girata a suo favore e lì è cambiato il match, ma comunque parliamo di un campione assoluto e sono contento di essermela giocata ad armi pari con lui. Vero è che in alcune occasioni bisogna fare di più. Ad ogni modo, credo di aver dato il meglio di me oggi: ho trovato un canale difficile e anche ieri (venerdì, ndr) ho finito tardissimo le qualificazioni dopo aver mancato per sole due stoccate il passaggio al giorno successivo dopo i gironi. È stata davvero una gara dalle mille difficoltà che alla fine mi lascia sensazioni contrastanti.

Stefano Scepi –  Una buona gara per me, peccato non aver sfruttato un buon canale per provare a entrare negli otto. Abedini è un avversario di quelli tosti, sono rimasto attaccato a lui fino al 10-10 poi mi sono buttato troppo addosso a lui e sono andato in difficoltà: lui ha messo quattro stoccate di fila e non ho più ripreso l’assalto- Però sono complessivamente soddisfatto della mia prestazione, perché era un po’ di tempo che non rientravo fra i 32 in Coppa del Mondo. Ora spero di poter avere altre occasioni in coppa del Mondo, ho bisogno di fare esperienza ad alto livello e il modo migliore per farlo è tirare in Coppa del Mondo.

Lorenzo Romano – Felice per aver tirato bene, ma dall’altra parte resta un po’ di amaro in bocca per aver sfiorato la finale a otto senza riuscire a centrarla. Peccato, soprattutto per l’ultima stoccata: avevo già un giallo e non volevo prendere il rosso. Mi piacerebbe fare altre gare di Coppa del Mondo e tornare ancora in una finale.

Leonardo Dreossi – Esperienza assolutamente positiva. Era la prima volta per me qui al Luxardo ed è stato bellissimo. La gara è partita al meglio già al venerdì, con tutte vittorie ai gironi. Oggi (ieri, ndr), ho avuto subito un match tosto con un avversario molto esperto e l’ho battuto. Contro Ibragimov ho pagato l’approccio, sono andato subito in panico e non sono riuscito a reagire.

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Fotografia di Augusto Bizzi/Fie