Legnano abbraccia le spadiste azzurre

Nel fine settimana al Pala Borsani la tappa italiana della Coppa del Mondo di spada femminile. 

 

Dalla sciabola maschile alla spada femminile, dal Trofeo Luxardo al Trofeo Carroccio. Nemmeno il tempo di archiviare le emozioni della tre giorni padovana, e subito l’Italia torna ad ospitare una tappa di Coppa del Mondo di scherma. Appuntamento a partire da venerdì 10 febbraio sulle pedane del Pala Borsani di Legnano, tradizionale cornice dell’appuntamento che, dall’ottobre 2014 vede sfidarsi le migliori spadiste del Mondo.

Una grande occasione per la spada azzurra per provare ad artigliare quel podio che sin qui è sempre mancato all’appello. La prova di Barcellona ha visto fra le protagoniste Alberta Santuccio, che ha chiuso fra le prime otto, mentre nella gara a squadre si sono visti piccoli segnali di riscossa al netto del sesto posto finale. La prova di casa, poi, permetterà al ct Sandro Cuomo di schierare più pedine delle consuete 12: e allora, spazio alle giovani promesse dell’arma, a partire da quella Eleonora De Marchi che nell’ultima edizione dello scorso maggio, si è fermata a un passo dalla finale a otto dopo aver battuto con personalità la tunisina Sarra Besbes. Con lei, tanti altri talenti che si stanno facendo largo nelle categorie giovanili, oltre ovviamente alle punte della squadra: Rossella Fiamingo e Mara Navarria cercano il primo acuto di una stagione sin qui faticosa, Giulia Rizzi di ritrovare l’ispirazione che le permise nell’ultima edizione disputata di salire sul secondo gradino del podio, battuta solo da Erika Kirpu.

Incertezza e impronosticabilità sono il filo conduttore di questa gara: c’è la campionessa Olimpica Emese Szasz (che ha aggiunto la coda del cognome del marito Kovacs all’anagrafica) che dopo l’ottimo ritorno con podio a Barcellona, punta a fare un passo in più nella scalata al podio. Senza dimenticare Sarra Besbes, le cinesi e le tante sorprese che la sempre equilibratissima spada femminile può regalare a ogni gara. Con la speranza che finalmente si possa sentire risuonare l’inno azzurro che, tenendo conto anche delle competizioni maschili disputatesi fino a gennaio 2014, manca dal lontano 2008, vittoria di Diego Confalonieri.

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Fotografia di Augusto Bizzi