La musica ascoltata dagli atleti in gara e nella vita di tutti i giorni. E una playlist di 10 canzoni. La selezione di Lucrezia Sinigaglia.
Partendo dal punto che ascolto un po’ di tutto, sono orientata di più verso la musica indie di tutti i tipi (folk, rock,..), straniera e italiana, e mi piace molto l’elettronica. Al primo posto della mia classifica ci sono i Bon Iver (ma anche i Volcano Choir): la voce e le canzoni di Justin Vernon sono poesia e l’ultimo cd è fantastico. Mi piace molto ascoltare la musica e chi mi conosce lo sa: tutti i giorni ho le cuffie addosso, soprattutto in palestra o in gara mentre mi riscaldo prima degli assalti, oppure mentre sono in viaggio, treno o aereo che sia. E anche in auto: cd o cavo aux collegato al telefono e sintonizzato su Spotify.
Di solito la mattina accendo il pc e mentre aspetto il caffè sul fuoco metto qualcosa di rilassante come i The War On Drugs, Sufjan Stevens, Cigarettes After Sex, The XX, Rhye, Youth Lagoon, Beirut, giusto per iniziare la giornata con qualcosa che mi aiuti ad aprire gli occhi. Se invece sono in viaggio e il paesaggio mi scorre davanti, oppure se sto facendo una corsa a Villa Ada, prediligo musica pura senza parole: Explosions In The Sky, Ricky Eat Acid, Four Tet, U137, Bonobo. Le loro canzoni sono un valido alleato per isolarsi dal mondo esterno, allontanano i pensieri e i problemi della vita quotidiana.
Quando invece c’è bisogno di ricaricare le batterie allora il gruppo per eccellenza sono gli Arcade Fire. Molti dei loro brani (Rebellion – Wake Up) sono dei veri e propri inni e i loro concerti sono qualcosa di spettacolare. E poi come non nominare anche i The Vaccines, Pearl Jam, The Black Keys, Neutral Milk Hotel, Alt-J e Awolnation. Ovviamente tutto dipende dalle giornate, dall’umore, da quale canzone mi si fissa nelle orecchie tanto da ascoltarla a ripetizione per tutto il dì.
Per quanto riguarda il panorama italiano,invece, oltre ai grandi classici come Dalla, Rino Gaetano, Battiato, e molti altri, ascolto anche gruppi più o meno conosciuti: gli oramai più che mainstream Calcutta, The Giornalisti e I Cani, ma anche Brunori, Motta,Dente, Dimartino, Lo Stato Sociale, gli The Zen Circus e l’Officina della Camomilla. Sono anni che in palestra, in ritiro, in trasferta cerco di influenzare le mie compagne di stanza con i miei gusti musicali, ma inutile dire che tranne poche e rare eccezioni, la maggior parte di loro mi guarda stranita e cambia canzone o cerca qualcosa di per lo meno conosciuto.
La playlist di Lucrezia
Fotografia Augusto Bizzi