Temi, approfondimenti e statistiche sulla tappa di Coppa del Mondo di sciabola maschile di Varsavia.
La capitale polacca ha ospitato nel fine settimana appena andato in archivi la quinta tappa di Coppa del Mondo di sciabola maschile. Ecco cosa ha raccontato il classico appuntamento con il trofeo “Sabre de Wolodyjowski”. da rivivere nel classico appuntamento con il riepilogo e gli approfondimenti del lunedì.
Beffati ma primi – Come tre settimane fa a Padova, ancora una volta è stata l’ultima stoccata a risultare indigesta per l’Italsciabola nella finale della prova a squadre. In Polonia è la Romania a strappare agli azzurri la vittoria, con la firma di Tiberiu Dolniceanu. Ma, al netto dell’amaro in bocca per il risultato, tanti sono gli spunti incoraggianti con cui i nostri sciabolatori tornano a casa dalla Polonia: innanzitutto la forza di un gruppo, capace di far fronte al meglio alle assenze di Aldo Montano (nemmeno partito per la Polonia) ed Enrico Berrè, infortunatosi nella prova individuale; ma anche e soprattutto la ritrovata testa del ranking Mondiale, meritato perché sin dalla prima gara della nuova stagione, il quartetto azzurro non è mai sceso dal podio, con tre secondi posti e una vittoria.
Il grande equilibrio – La Romania è l’ultima in ordine di tempo a iscriversi all’albo d’oro dei vincitori di una gara a squadre in questa stagione post Olimpica. Ottima prova quella del quartetto composto da Alin Badea, Madalin Bucuru, Iulian Teodosiu e Tiberiu Dolniceanu, capace nel corso del cammino di estromettere Francia, Russia e Ungheria prima di prendersi la vittoria contro gli azzurri. In precedenza avevano vinto Iran, Italia e Corea.
Stop agli ottavi – Niente finale a otto per l’Italia nella prova individuale di sabato. I migliori della truppa azzurra sono stati Luca Curatoli, Diego Occhiuzzi e Luigi Samele, che si sono fermati agli ottavi di finale. Grande rammarico, in particolare, per Samele, che è stato sconfitto per 15-14 da Junghwan Kim dopo un assalto bellissimo. A penalizzare il cammino della formazione azzurra, anche tanti derby che il tabellone ha proposto, fra cui quello bellissimo per intensità ed emozioni che ha visto opporsi proprio Samele e Pellegrini e vinto per 15-14 dal foggiano.
Berrè ko – Fra le note negative della trasferta in Polonia, i problemi fisici accusati da Enrico Berrè nel corso del derby contro Luca Curatoli valido per i sedicesimi di finale della prova individuale: per lo sciabolatore romano, problemi a un ginocchio, che lo hanno costretto al ritiro e a rinunciare alla prova a squadre (dove è stato sostituito da Lorenzo Romano). Così Enrico sui social: «La carriera di uno sportivo é fatta anche di momenti come questo.
Spero non sia nulla di grave e di poter tornare quanto prima in pedana!»
Varsavia feudo coreano – Nel 2015 e nel 2016 a vincere era stato Gu Bongil. Sabato la Corea ha confermato il proprio dominio sulla prova di Varsavia grazie all’affermazione di Kim Junghwan. E, a corroborare ancora di più l’ombra asiatica, il terzo posto dello stesso Gu, che a in Polonia trova sempre un’ispirazione particolare. Con quella di sabato fanno 6 in carriera per il 34enne Kim, che rafforza sempre di più la sua leadership nel ranking Mondiale.
Il primo podio da bi-campione olimpico – Chi con la vittoria (come Inna Deriglazova, Yana Egorian e Sangyoung Park) o chi fermandosi al gradino più basso del podio come la connazionale Emese Szasz, tutte i campioni olimpici di Rio avevano firmato il podio in stagione. A Varsavia si è aggiunto anche Aron Szilagyi, autorie di una grande gara ma che nulla ha potuto in finale contro Kim. All’appello manca solo il nostro Daniele Garozzo, con l’augurio che possa aggiungersi presto al club.
Twitter: agenna85
Fotografia di Augusto Bizzi/Fie