Sciabola, appuntamento a Seul per il Grand Prix

Nella capitale coreana appuntamento con le gare maschile e femminile, con le ragazze che tornano in pedana una settimana dopo la tappa cinese.

 

Chiusa la seconda la seconda parte di stagione per fioretto e spada con i Grand Prix di Long Beach e Budapest, le luci della ribalta schermistica sono tutte per la sciabola, che fra venerdì e sabato celebra a Seul le gare femminili e maschili, e fa scendere il sipario anche per loro sulla seconda tranche di annata post Olimpica.

La gara femminile arriva una settimana dopo la tappa di Yangzhou: l’Italia ci arriva sull’onda dell’entusiasmo per i buoni risultati sin qui conseguiti. I podi di Martina Criscio (due volte) e Irene Vecchi, oltre alla presenza costante di almeno un’atleta fra le prime otto e l’incoraggiante crescita di Arianna Errigo, che pian piano sta prendendo le giuste misure alla “nuova”specialità, sono tutti elementi che danno entusiasmo alla truppa azzurra in vista di questo importante appuntamento. Rispetto alla tappa cinese, si aggiungono Benedetta Baldini e Martina Petraglia, mentre Caterina Navarria si sostituisce a Rebecca Gargano.

Intrigante la lotta per vittoria e podio, in un circuito che pian piano sta recuperando tutti i suoi pezzi da 90 e che, rispetto alla gara di Yangzhou, vedrà di nuovo in pista la squadra russa (guidata dal faro Yana Egorian, peraltro vincitrice su queste pedane l’anno scorso) fra le cui fila torna anche Dina Galiakbarova, quasi un anno dopo l’ultima volta datata maggio 2016 in occasione delGrand Prix di Mosca. Il ritorno in grande stile di Mariel Zagunis, l’ottimo momento di forma di Manon Brunet e – in generale – della squadra francese, la voglia di riscatto della beniamina di casa Yijeon Kim dopo la brutta gara cinese sono tutti ulteriori elementi di pepe su una competizione che si preannuncia incerta e spettacolare.


Per quanto riguarda la gara al maschile, la notizia è il doppio recupero di Aldo Montano ed Enrico Berrè. Lo sciabolatore romano, che durante l’ultima prova di Varsavia si era fatto male ad un ginocchio, ha recuperato dall’infortunio ed è pronto per tornare in pedana, così come il fuoriclasse oro olimpico di Atene, che la prova polacca l’aveva saltata per precauzione. Dopo un’ottima prima parte di stagione, culminata con la vittoria di Luigi Samele a Cancun, in questa seconda parte gli azzurri hanno un po’ più faticato, soprattutto a livello individuale – fermi restando, invece, gli ottimi risultati ottenuti a squadre – pur avendo comunque fatto ottime gare: la finale a otto di Luca Curatoli a Padova, quella solo sfiorata dallo stesso Curatoli, da Diego Occhiuzzi (terzo l’anno scorso qui in Corea) e da Luigi Samele in Polonia.

Dove a trionfare sono stati i coreani, qui attesi padroni di casa, Kim Yunghwan e Gu Bongil in testa. Nella gara che vede il ritorno in pedana di Alexei Yakimenko, la cui ultima apparizione risale alla per lui nefasta olimpiade brasiliana quando, atteso fra i favoriti, venne sgambettato dal carneade bulgaro Pancho Paskov in uno dei più clamorosi “upset” di quella giornata. Grande attesa per il russo, così come per tutti i big della specialità, in una lotta per la vittoria finale (che l’anno scorso andò a Eli Dershwitz su Mojtaba Abedini) che si apre a tanti pronostici diversi.

Il via a entrambe le gare è previsto per venerdì 31 marzo, quando si svolgeranno le fasi di qualificazione con giorni e assalti ad eliminazione diretta per determinare 64 protagonisti dei tabelloni principali. Per attendere il vincitore bisogna poi attendere la notte fra sabato 1 aprile e domenica 2 in Italia, quando si svolgeranno le fase decisive.

Twitter: agenna85

Pianeta Scherma su Twitter

Pianeta Scherma su Facebook

Fotografie Augusto Bizzi/Fie