Una medaglia per tre colori, l’Italia saluta Minsk a quota 8

Il quartetto della spada femminile batte la Russia e trionfa nella gara a squadre. Argento per gli sciabolatori. Terzo posto per le fiorettiste

 

Tre medaglie, una per colore. Per chiudere al meglio questi Europei Under 23 di Minsk e portare a casa nel complesso otto medaglie. Festeggiano dal gradino più alto del podio le spadiste, si fermano all’argento gli sciabolatori, artigliano un bronzo le fiorettiste.

La firma finale sull’oro della spada femminile è quella di Alice Clerici, la donna deputata a chiudere gli assalti. Ma l’opera è quella corale di un intero team, di una squadra vera come la stessa torinese ha commentato postando la foto sul proprio profilo Facebook. E allora sul podio a cantare l’inno ci vanno anche Roberta Marzani, Nicol Foietta e Giorgia Forte, le quattro ragazze d’oro che hanno chiuso con la Russia (e respingendo i tentativi di rimonta di Alena Komarova) un cammino iniziato al mattino doppiando le padrone di casa della Bielorussia (45-22) e proseguita con le vittorie su Israele e Francia (con le transalpine poi rimaste giù dal podio dopo la sconfitta contro la Germania nella finalina).

Nella gara di sciabola maschile, non basta il campione d’Europa individuale Francesco D’Armiento all’Italia per fare il bis anche nella gara a squadre: il quartetto completato da Francesco Bonsanto, Leonardo Affede e Federico Riccardi, infatti, si deve arrendere proprio sul più bello alla Georgia, che sorprende casa Italia e porta a casa il bottino pieno per 45-36. Per gli azzurri, resta tuttavia una bella prova, condita dalle vittorie contro Ungheria e Francia (terza a fine giornata).

A chiudere la grande giornata azzurra, il bronzo delle fiorettiste: il quartetto composto da Serena Rossini, Martina Sinigalia, Camilla Rivano ed Erica Cipressa, parte forte battendo la Bielorussia, quindi incappa nella sconfitta in semifinale contro la Russia (che a fine giornata trionferà battendo nell’assalto decisivo la Polonia) prima di trovare immediato riscatto (con annessa medaglia) nella finale cosiddetta di consolazione, rifilando alla Francia la terza delusione in altrettanti incroci di giornata. Italia batte Francia 45-39.

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Fotografia di Augusto Bizzi per Federscherma

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