Fioretto maschile: la stagione riparte da San Pietroburgo

Settimo atto stagionale in casa dei campioni Olimpici a squadre. L’Italia ha sin qui marciato a grande ritmo centrando spesso il podio. 

 

C’è spazio anche per il fioretto maschile nel fine settimana di Coppa del Mondo. E se dalla calda Rio De Janeiro le spadiste cominciano postare fotografie di spiagge assolate – con buona pace (e tanta invidia) di chi scrive, bloccato in questo maggembre milanese – i fiorettisti si preparano a fare armi e bagagli e dirigersi verso San Pietroburgo, sede della settima tappa stagionale nel viaggio verso Lipsia.

Un classico di Coppa del Mondo, la gara russa, che sancisce il ritorno sui banchi per i migliori specialisti del Mondo nel fioretto. Si riparte da Long Beach e da un podio su cui si sono presentati gli stessi protagonisti della prova individuale Olimpica; e se Timur Safin e Daniele Garozzo si sono scambiati di posto rispetto ad agosto, si è piazzato ancora secondo Alexander Massialas (non presente nella entry list della gara di San Pietroburgo), mentre Giorgio Avola si è unito alla compagnia, condividendo con il suo corregionale la terza piazza. Il doppio terzo posto nel Grand Prix americano è stato solo l’ultimo di una lunga serie di podi messi a referto dalla squadra italiana in tutta la stagione e nella tana dei campioni Olimpici a squadre, l’obiettivo è quello di prolungare la striscia positiva.

In cui spera di inserire il proprio nome anche Andrea Baldini: il trentunenne livornese ha un rapporto speciale con questa gara, da lui vinta in due occasioni (2011 e 2014) e in cui ha chiuso a podio altre tre volte, con un secondo posto e due terzi posto, l’ultimo dei quali conquistato non più tardi di un anno fa. Quando fu beffato in semifinale per una sola stoccata da Dmitry Zherebchenko, che poi si aggiudicò la vittoria finale contro il connazionale e omonimo Rigin, con James Andrews Davis a completare il podio. Il Baldo fu anche protagonista il giorno successivo, con l’Italia che si impose nella prova a squadre dopo aver battuto gli Stati Uniti.

Due terzi posti, una vittoria e un secondo posto il cammino sin qui del quartetto azzurro nei team event. E sarà proprio la prova a squadre a chiudere domenica il programma agonistico, in una gara che è anche l’ultima occasione di fare gli ultimi test in vista di campionati Continentali e dei Mondiali. Prima, però, una prova individuale che si preannuncia incerta e per questo spettacolare, che scatta venerdì con le qualificazioni per determinare i migliori 64 del lotto che si sfideranno sabato per la vittoria finale.

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Fotografia di Augusto Bizzi/Fie

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