Intervista alla fiorettista azzurra, al termine della sua prima stagione fra i Giovani.
Quella che sta per concludersi a Cagliari è stata per Serena Rossini la prima vera stagione fra le Giovani. Un’annata ricca di soddisfazioni – l’argento Mondiale su tutti – e di cambiamenti, come l’ingresso nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, ma anche difficile all’inizio per via di un’infortunio al piede che ha complicato un po’ i suoi piani agonistici. L’abbiamo intervistata per farci raccontare dalle sue parole com’è andata questa stagione
Sta per chiudersi il tuo primo anno nella categoria Giovani. Che voto ti dai?
Sicuramente il voto è positivo, in quanto sono riuscita a centrare i miei obiettivi stagionali: far bene ai Mondiali e qualificarmi per i Campionati Italiani Assoluti. Inoltre, è arrivata anche la vittoria agli under 23, che è servita molto per la fiducia in me stessa a seguito di un mese e mezzo di stop causa infortunio alla caviglia.
Sei tornata dai Mondiali di Plovdiv con un argento. Sei più felice per il risultato ottenuto o dispiaciuta per la mancata vittoria?
Prima del Mondiale ci avrei messo la firma per un podio. Sulla carta era una gara difficilissima, dal momento che ci sono molte atlete più esperte di me e che già fanno parte della squadra Assoluta. Inoltre, dopo l’infortunio avevo perso fiducia e sicurezza nei miei mezzi, e non avrei mai pensato di riuscire ad ottenere una medaglia. Ma grazie all’impregno e alla determinazione ci sono riuscita. Sono sicuramente felicissima, ma se avessi avuto più resistenza – non mi sono allenata tantissimo sotto l’aspetto atletico visto l’infortunio – avrei potuto aspirare alla medaglia più prestigiosa.
Hai partecipato anche agli Europei Under 23 dopo aver conquistato il titolo italiano di categoria. Quanto è importante, per te, misurarti con atlete più mature e grandi?
Gli under 23 sono stati una bellissima esperienza, in quanto mi sono potuta confrontare con atlete molto più esperte e grandi, che spesso fanno gare di Coppa del Mondo Assoluta. Purtroppo ho perso con la mia compagna di squadra Camilla Rivano per una sola stoccata, al termine di un bell’assalto, molto tirato. Purtroppo mi è mancata la freddezza nel momento decisivo. Nella gara a squadre, invece, è stata grande la soddisfazione di aver contribuito alla conquista del bronzo contro la Francia. Non pensavo di essere all’altezza di atlete di tale portata,
Cosa significa per una fiorettista giovane come te crescere a Jesi?
Per me è un onore allenarmi a Jesi con grandi campionesse e, soprattutto, essere allenata da una delle più grandi di sempre, ovvero Giovanna Trillini. Tirare con campionesse mi permette di crescere e migliorarmi giorno dopo giorno, inoltre l’allenamento non è mai monotono, perché ogni giorno si imparano nuove cose.
Sei anche entrata nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, una svolta molto importante per te.
Si, perché mi permette di allenarmi nelle migliore condizioni. Li devo ringraziare perché mi hanno accolto a braccia aperte: mi sento parte di una grande famiglia, non pensavo di trovare un gruppo cosi affiatato. Agli Assoluti di Gorizia sarà un onore per me gareggiare per loro e con compagne di valore come Camilla Mancini, Beatrice Monaco e Olga Calissi.
C’è qualche atleta a cui ti ispiri o pensi di assomigliare tecnicamente?
Non ho un’atleta in particolare a cui mi ispiro, il mio modello è Giovanna (Trillini, ndr), che ogni giorno mi propone nuove soluzioni. Seguo lei in tutto ciò che mi dice, ho molta fiducia nei suoi confronti, è lei il mio idolo, sia come atleta ma soprattutto come persona.
Se dovessi scegliere un assalto, una stoccata o un momento indimenticabile di questa tua stagione, quale sarebbe?
Sicuramente l’assalto della stagione è stato quello con la Massialas ai quarti ai mondiali. Però, sinceramente, la vittoria all’Under 23 con atlete molto forti ed esperte come Martina Sinigalia e Francesca Palumbo è stata fondamentale per la fiducia in me stessa e per affrontare il mondiale con la consapevolezza delle mie capacità dopo un inizio stagione molto difficile.
A breve avrai i Campionati italiani Giovani, dove immagino che l’obiettivo unico sia la vittoria, poi la tua stagione sarà terminata. Pensi già alla prossima?
Sicuramente l’unico obiettivo agli italiani è vincere. Spero di riuscirci anche se non sarà molto semplice. Il mio obbiettivo più grande pero è fare bene agli assoluti per cercare di salire di ranking e cercare di fare qualche competizione assoluta.
Twitter: GabrieleLippi1
Foto di Augusto Bizzi per Fie