A Madrid il settimo atto della stagione di Coppa del Mondo. Ultima gara a squadre prima di Europei e Mondiali, con l’Italia sin qui sempre sul podio. Assenti i coreani.
Pausa terminata anche per gli sciabolatori, gli ultimi a ritornare in pedana per dare inizio allo scorcio decisivo della stagione. E, mentre il fioretto celebra il Gran Prix di Shanghai e l’ultimo atto di regular season prima di Continentali e Mondiali, il circuito della sciabola maschile fa rotta verso la Spagna e la sua capitale, sede della settima e penultima tappa di Coppa del Mondo, l’ultima con regolare programma di gara individuale al sabato e prova a squadre alla domenica.
E proprio dalla gara a squadre partiamo. Una competizione che sin qui ha sempre detto bene all’Italia nelle precedenti quattro uscite, con una vittoria conquistata a Gyor lo scorso dicembre e tre secondi posti, l’ultimo dei quali arrivato a Varsavia. Un cammino che portato il quartetto azzurro in cima al ranking Mondiale e che fa ben sperare per gli impegni clou della stagione. Il resto ce lo mettono l’enorme quantità di talento presente in squadra e il desiderio altrettanto gigantesco di rivincita dopo due secondi posti beffardi, maturati per una sola stoccata al termine di match tiratissimi e bellissimi contro Corea a Padova e Romania a Varsavia.
A livello individuale, l’italsciabola riparte dal podio conquistato da Luca Curatoli nel Grand Prix di Seul dello scorso marzo, in una gara in cui l’Italia aveva piazzato negli otto anche Enrico Berrè – fermato proprio da Curatoli nel derby valido per l’accesso alla zona podio – e Aldo Montano, autore di due match pazzeschi contro Aron Szilagyi e Andras Szatmari, battuti in rapida sequenza prima di lasciare strada al tedesco Wagner. Senza dimenticare Luigi Samele, fermatosi a una sola stoccata dai quarti di finale. Interessante la lotta per la vittoria, alla luce dell’assenza in blocco della squadra coreana, mattatrice di stagione, soprattutto con Kim Junghwan, vincitore delle ultime due prove. Non ci sarà il numero uno la Mondo così come Gu Bongil, altro atleta in gran forma. Assenze che aprono porte interessanti in tabellone e che, unite alla presenza di tutti gli altri big, crea premesse di incertezza e spettacolo.
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