A Bogotà le ultime fatiche per la spada

La capitale colombiana ospita il terzo Grand Prix di spada con le gare al femminile e al maschile. Ultimo appuntamento di Coppa prima di Europei e Mondiali.

 

Se per gli specialisti e le specialiste del fioretto è già tempo di focalizzarsi sugli ultimi due appuntamenti internazionali fra i campionati continentali e il Mondiali di fine luglio, nel fine settimana alle porte saranno spadiste e spadiste ad affrontare l’ultima fatica della regular season di Coppa del Mondo: destinazione Bogotà, capitale della Colombia, inedita sede della tappa americana per quanto riguarda il circuito Grand Prix.

Punteggio maggiorato e trasferta congiunta uomini e donne per una gara in cui l’Italia arriva in entrambi i settori con il morale alto. Al maschile è fresco il trionfale week-end di Parigi, con gli azzurri che hanno fatto il bottino pieno nella prova individuale, grazie al primo successo in carriera di Marco Fichera, sfiorando il bis il giorno successivo nella gara a squadre, battuti solo dalla CoreaMa se la vittoria dell’acese è la punta dell’iceberg, dalla Francia l’Italia è tornata a casa anche con indicazioni positive da Matteo Tagliariol, arrivato a una sola stoccata dalla finale a otto. Tanto amaro in bocca per il campione Olimpico 2008 ma anche la consapevolezza di essere sulla giusta strada per tornare sui livelli che gli competono, con la gara colombiana che si presenta subito come occasione per un’immediata rivincita.

Clima sereno anche nella squadra femminile: la vittoria di Rossella Fiamingo a Budapest e, soprattutto, il ritorno alla vittoria in una prova a squadre a Rio De Janeiro, ha ridato morale alla truppa azzurra. E se la tappa brasiliana non ha regalato il podio individuale alle atlete di Sandro Cuomo, ha riportato il nome di Mara Navarria nell’elenco delle prime otto, con la friulana che dopo tanti tentativi è riuscita finalmente a infrangere il tabù del tabellone delle 32 che sino a quel momento l’aveva regolarmente rimbalzata. Segnali di risveglio a cui provare subito a dare un seguito, per poi presentarsi al meglio quando in palio ci saranno le medaglie continentali ma, soprattutto, iridate.

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Fotografia Augusto Bizzi