Sciabola femminile, Under 20 alla ribalta

Il podio di Caroline Queroli, ma anche le belle prestazioni Pusztai e Podznyakova. Le giovani si fanno ben valere nel circuito maggiore.

 

Giovani, fortissime e senza alcun timore reverenziale verso atlete più titolate ed esperte. C’è una nouvelle vague che sta prendendo piede nella sciabola femminile in questa stagione immediatamente post olimpica. Caroline Queroli, Liza Pusztai, Sofia Podzniakova sono forse gli esempi più lampanti, ma da dietro scalpitano tante altre ragazze, come la sorprendente campionessa del Mondo Under 20 di Plovdiv Natalia Botello, o le nostre Lucia Lucarini e Michela Battiston, che hanno avuto i loro primi assaggi di scherma “delle grandi”.

Nell’ultimo Grand Prix prima di Campionati Continentali e Mondiali, a brillare è stata la stella della francese Queroli: classe 1998, due volte campionessa del Mondo a livello Under 20 (in entrambi i casi a spese di Manon Brunet) fra Tashkent e Bourges, in Russia ha chiuso al terzo posto centrando il primo podio in carriera in una gara di grande prestigio e di grande peso, dal momento che in palio c’era un punteggio maggiorato. Gongola la Francia, che dopo lo stop per infortunio, recupera un altro diamante di un vivaio assolutamente promettente, già in grado di fare la voce grossa a livello Senior con davanti a sé ancora un anno da giocarsi nella categoria Giovanile. Senza dimenticare che la “veterana” Manon Brunet di anni ne ha solo 21, così come Margaux Rifkiss e Sara Balzer; insomma si puó dire che dall’altra parte delle Alpi possono dormire sonni tranquilli.

Chi dalla categoria giovanile ci è appena uscita – con undicesimo posto invero alquanto deludente per lei all’ultimo Mondiale – è un’altra ragazza di belle speranze, ovvero Sofia Podznyakova. Un cognome che sa di garanzia – e un nome di battesimo che, parlando di sciabola, rimanda a una che di trofei e medaglie se ne intende – per la diciannovenne che si è ritagliata il suo spazio nel nuovo quartetto russo, costruito attorno a Yana Egorian. E anche la convocazione per i prossimi Campionati Europei di Tbilisi. E se è mancato un vero e proprio acuto come la collega francese, la russa ha sempre centrato la qualificazione nel tabellone delle 64 e passato almeno il primo assalto di giornata.

Una menzione la merita anche Liza Pusztai: l’ungherese è da molti considerata come l’astro nascente della disciplina. Una finale a otto solo sfiorata a Orleans, la presenza costante nei man draw delle prove di Coppa del Mondo sono il biglietto da visita di una ragazza che ancora in età da Cadetta sembra già trovarsi ad ottimo agio con atlete ben più esperte e quotate. E che in mano si trova un biglietto per Tbilisi e, con tutta probabilità, se ne troverà in mano un altro il prossimo mese a destinazione Lipsia. Dove potrebbe esserci anche Natalia Botello, che con l’ungherese ha incrociato le lame in una frazione a Tunisi durante la gara a squadre di una prova di Coppa del Mondo. In pedana c’erano 30 anni in totale. Se non un record, poco ci manca.

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Fotografia di Augusto Bizzi/Fie

 

 

 

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