Mogos, Trigilia e Pasquino chiudono al terzo posto la gara a squadre a Varsavia. Giù dal podio tanto gli spadisti quanto gli sciabolatori.
Si è chiuso con un altro podio azzurro il fine settimana della scherma paralimpica a Varsavia. A firmarlo, la squadra di sciabola femminile composta da Andreea Mogos, Rosanna Pasquino e Loredana Trigilia, che ha chiuso al terzo posto la propria avventura: dopo aver battuto 45-26 la Grecia nell’assalto inaugurale, le azzurre hanno subito una battuta d’arresto contro l’Ucraina (poi battuta dalla Cina nell’atto decisivo) in semifinale prima di trovare immediato riscatto nello sprint finale contro la Russia, siglando il 45-44 che ha dato il terzo posto.
Niente podio, invece, per le squadre di sciabola maschile (Marco Cima, Edoardo Giordan, Andrea Pellegrini) e spada maschile (Matteo Betti, Matteo Dei Rossi, Emanuele Lambertini, Gabriele Leopizzi). Due quinti posti per le compagini azzurre, entrambe estromesse già ai quarti di finale dalla corsa al podio: che nella sciabola ha premiato la Cina sulla Grecia con la Russia (che nei quarti aveva battuto l’Italia per 45-44) al terzo posto. Nella spada, vittoria per la Russia sulla Cina, con i padroni di casa della Polonia che si sono presi l’ultimo posto disponibile sul podio.
L’Italia chiude quindi il fine settimana con un bottino finale di sei podi, messo insieme grazie alla vittoria Bebe Vio nel fioretto B, al secondo posto di Marco Cima nella stessa prova al maschile, e ai terzi posti di Edoardo Giordan (in due occasioni), William Russo e appunto quello delle ragazze della sciabola.
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