Cassarà: «Non sono al top, ma se la gamba regge…»

Le parole dell'avvocato di Andrea Cassarà

In un’intervista concessa a Brescia Oggi, il fiorettista bresciano fa il punto sulla sua condizione alla vigilia del Mondiale di Lipsia. E rilancia la sfida a Tokyo.

 

L’ultima immagine agonistica di Andrea Cassarà è quella del gigante bresciano che abbandona in lacrime la pedana dopo l’infortunio muscolare che lo ha messo ko nell’ultimo atto stagionale di Coppa del Mondo, il Grand Prix di Shanghai. Un problema molto serio, che ha impedito al campione azzurro di prendere parte agli Europei di Tbilisi, e che ha messo a rischio la sua partecipazione ai prossimi Mondiali di Lipsia.

E invece, in Germania ci sarà eccome il trentatreenne Cassarà, che in questi giorni di immediata vigilia sta ancora lavorando duro per poter acquisire una forma perlomeno accettabile in vista del grande appuntamento. «Sarò in pedana» ha detto lo stesso fiorettista della Nazionale in un’intervista concessa a Brescia Oggi «e, se non proprio un miracolo, esserci mi sembra già una cosa straordinaria». E se lo stato di forma è, per forza di cose, quello che è, Andrea non ha però intenzione di volare in Germania allo scopo di fare il turista: «Mi sto allenando per non fare proprio da tappezzeria, anche se sono consapevole di essere parecchio lontano dalla migliore condizione. Vista la gravità dell’infortunio subita a Shanghai, è già una gran cosa poter tornare in pedana. Non mi pongo particolari obiettivi, ma se la gamba, come spero, reggerà…».

In attesa di potersi giocare la sua gara il prossimo 24 luglio – essendo fra i primi sedici del ranking Mondiale, è esentato dalla fase preliminare a gironi e dagli eventuali successivi assalti ad eliminazione diretta – il Campione del Mondo 2011 butta un occhio anche sul suo futuro. Dove non sembra esserci ancora spazio per il fatidico chiodo a cui appendere il fioretto. Perché prima c’è un’altra Olimpiade da inseguire, soprattutto ora che il CIO ha dato finalmente il via libera al programma completo per la scherma a Cinque Cerchi: «Davanti a me c’è un’altra Olimpiade, solo dopo Tokyo sarà arrivato il momento di pensare a cosa fare da grande, ma sono quasi sicuro che non lascerò il mondo della scherma».

Da ultimo, un pensiero sul futuro della nazionale di fioretto azzurra, che seppur con alcuni punti fissi, sta attraversando un periodo di ricambio: «Con l’uscita di scena di Andrea Baldini l’Italia perde uno dei suoi punti di forza. Sono saliti alla ribalta giovani molto interessanti, ma per tornare l’Italia che metteva sempre in fila tutti, i nostri giovani devono ancora crescere».

Twitter: agenna85

Pianeta Scherma su Twitter

Pianeta Scherma su Facebook

Fotografia di Augusto Bizzi