Finale senza storia contro gli Usa. Le azzurre si riprendono il titolo Mondiale di fioretto femminile e fanno sette su sette in stagione. Bronzo per la Russia.
Imbattute e imbattibili. L’Italia del fioretto femminile chiude con il settimo successo su sette gare la sua annata a squadre e si riprende tutto quello che la Russia edizione Cerioni si era presa lo scorso anno. La supremazia in Coppa del Mondo, il titolo Europeo e ora quello Mondiale. Fiorettolandia al femminile si tinge di azzurro intenso, al termine di una finale contro gli Usa che ha lo stesso pathos di un film di cui si intuisce il finale già dopo poche battute.
Troppo netto il divario fra le due squadre: in casa Italia tutto gira alla perfezione, con una nota in particolare per Camilla Mancini. La romana, al suo primo Mondiale, torna a casa con il metallo più prestigioso e lo fa da assoluta protagonista, al posto di una Martina Batini in giornata tutt’altro di gloria. Il resto è uno show firmato dalla solita straripante Arianna Errigo e da una Alice Volpi in formato extra lusso: mischiate il tutto ed ecco servita la miscela esplosiva che si è presa l’ennesimo oro iridato di un Dream Team che gara dopo gara rafforza sempre di più la sua nomea.
E che alle avversarie concede le briciole. Il Giappone tiene botta solo per poco prima di cedere di schianto, la Germania si illude giusto il tempo che serve ad Alice Volpi e Camilla Mancini di porre rimedio al passaggio a vuoto di Martina Batini contro Anne Sauer (4-14 il parziale), gli Stati Uniti – che in semifinale avevano sgambettato la Russia costringendola alla finalina poi vinta contro le padrone di casa – subiscono fin da subito la legge del Dream Team, che di fatto rende no-contest la finale. Missione compiuta: l’Italia del fioretto femminile si è ripreso tutto ciò che era suo.
Twitter: agenna85
Fotografia Augusto Bizzi
