Oro Olimpico, oro Europeo, bronzo Mondiale, oro a Long Beach e secondo in Coppa del Mondo. Alla vigilia della prova a squadre di fioretto maschile a Lipsia, Daniele Garozzo ci racconta la sua stagione.
Daniele Garozzo chiude una stagione da protagonista con un bronzo Mondiale. Lo abbiamo incontrato a Lipsia per parlare di medaglie, successi, risultati, fame agonistica e squadra.
A due giorni ormai dal bronzo, hai un po’ rivalutato il risultato? tre podi negli appuntamenti più importanti di cui due d’oro.
Sì ovviamente per me è stata una grandissima stagione, sono molto orgoglioso di com’è andata, ne sono assolutamente fiero. L’epilogo lo immaginavo diverso, sono sincero, anche perché ero veramente vicino, però lo sport insegna anche questo, l’errore può arrivare quando meno te lo aspetti ed io l’ho commesso. Non cerco appigli agli errori arbitrali, non cerco scuse, ho sbagliato io e basta. Purtroppo questo è lo sport, mi rimboccherò le maniche e l’anno prossimo proverò ad acciuffare questo ultimo titolo che mi manca e che sognavo tantissimo.
A parte te, sono saliti sul podio tutti atleti non proprio favoriti
E’ vero, nessuno dei tre era neppure nei sedici, sicuramente un podio di outsider. Questo dimostra che il mondiale è una gara a sé, e che bisogna arrivare in forma quel giorno, così come a tutti gli appuntamenti. Bravissimo Zherebchenko, da molto tempo dicevamo che era sottostimato, perché è molto forte e raccoglieva molto poco, ha raccolto tanto adesso, troppo in una volta (ride, nda) però ha meritato la vittoria. Bravissimi anche i giapponesi, ed il loro maestro Oleg, che ha fatto un lavoro fantastico in vista di Tokyo 2020.
Sembra infatti che i giapponesi stiano investendo in vista delle Olimpiadi in casa
Sì assolutamente, l’idea per loro è quella. Certo bravissimi, ma c’è da dire che una rondine non fa primavera perché comunque è il primo podio che fanno in carriera, è da tanto che fanno le gare però sono giovanissimi. La fortuna di essere giapponesi è questa, di avere la possibilità, a vent’anni, senza risultati, di fare un Mondiale. Io alla loro età non sognavo nemmeno di fare le gare di Coppa del Mondo, figuriamoci i Mondiali. Però questo è il vantaggio di essere di una nazione con meno concorrenza interna. Bravissimi comunque, fantastici entrambi, hanno fatto una scherma eccezionale ed hanno meritato le medaglie.
Un commento sulla stagione di Coppa del Mondo e la beffa di essere arrivato secondo per un punto solo
Sì, devo essere sincero, non mi interessa moltissimo della Coppa del Mondo, credo che la scherma sia uno sport di appuntamenti singoli, Europei, Mondiali e soprattutto l’Olimpiade. Questo è un appuntamento grande, che c’è una volta l’anno e quindi bisogna aspettare molto tempo per rifarsi, ci vuole pazienza per digerire questo piccolo passaggio a vuoto. Sono comunque contento della stagione di Coppa del Mondo perché ho vinto la prima tappa della mia vita, che era un traguardo che mi mancava, ho fatto un altro podio, altre due finali, insomma è stata una bella stagione, partita molto male non perché non mi allenassi ma perché avevo perso un po’ di cattiveria, un po’ di fame agonistica. L’ho ritrovata al momento giusto, dalla seconda metà di stagione, da Long Beach in poi ho sbagliato una sola gara: sono stato terzo a Long Beach, primo a San Pietroburgo , ho sbagliato Shanghai perdendo nei 64, oro agli Europei e bronzo qui. In cinque gare ho fatto due terzi e due primi posti, sicuramente un ottimo finale di stagione.
Pensieri, sensazioni per la gara a squadre di domani?
La gara a squadre di domani sarà un bel banco di prova per noi, veniamo da una stagione buona ma non esaltante. Buona perché a Parigi abbiamo fatto una gara bellissima, in cui abbiamo vinto ed eravamo molto contenti. Non esaltante perché abbiamo confermato solo quella, gli altri risultati sono stati sempre un po’ incerti, abbiamo fatto podi ma noi ci aspettiamo di più. Le nostre individualità devono sommarsi in un collettivo importante, che per adesso non si è ancora formato, e domani deve succedere. Quindi noi speriamo che domani possa essere il momento buono per fare un grande risultato.
Twitter: @Ariariasally
Fotografia Augusto Bizzi