Gli azzurri, battuti in semifinale dalla Corea, si riscattano vincendo il bronzo contro la Russia. Super Cavaliere.
Nel segno di Dario Cavaliere. E di un 11-2 di parziale rifilato a Ilya Motorin (da 9-15 a 20-17) che ribalta le sorti di un incontro nato con qualche difficoltà per il quartetto dell’Italia – completato da Riccardo Nuccio, Lorenzo Romano con Francesco D’Armiento come riserva – e chiusosi invece con la vittoria sulla Russia che regala all’Italia la quinta medaglia di questa Universiade. Sta tutta nella quarta frazione la chiave del match, con gli azzurri partiti in sordina ma andati in crescendo fino a distanziare inesorabilmente gli avversari nella terza e decisiva tornata di assalti: 15-5 il parziale dei tre match, con la chiosa finale del 5-0 di Nuccio a Kostenko per 45-32 che significa bronzo.
L’immediato riscatto dopo la brutta sconfitta contro la Corea, che si presentava al via con tre quarti di squadra che poco più di un mese ha sbaragliato la concorrenza ai Mondiali di Lipsia prendendosi l’oro: 45-26 il punteggio in favore degli asiatici, momentanea interruzione di un cammino che aveva visto l’Italia dapprima battere facile la Cina per 45-19, quindi avere ragione dell’Ungheria guidata dal campione del Mondo e vincitore della prova individuale Andras Szatmari, regolata con un buon 45-34. Quindi la reazione contro la Russia per dare una tacca in più al nostro medagliere, nell’attesa che nei prossimi giorni il valore della medaglia possa magari impreziosirsi e il suo colore cambiare.
A fine giornata a imporsi sono proprio i coreani, vittoriosi per 45-30 in finale sull’Iran. Pronostico rispettato dunque, con Gu Bongil e compagni (Kim Junho, Oh Sanguk e Jang Teahoon) che erano il team più forte e hanno vinto. Ma nel giorno della oro festa, c’è spazio anche per il quartetto azzurro.
Twitter: agenna85
Fotografia Augusto Bizzi
