Universiadi, il medagliere finale della scherma

Settima l’Italia con 1 oro e 6 bronzi. Vince l’Ungheria. Undici complessivamente le nazioni a medaglia.

 

Le prove a squadre di fioretto maschile (con l’Italia che ha centrato il bronzo) e di sciabola femminile (chiusasi con la vittoria del Giappone sull’Ungheria), hanno fatto calare il sipario sulla scherma alle Universiadi di Taipei. Complessivamente, sono state undici le nazioni ad essere andate a medaglia, tre i continenti rappresentati, ovvero l’Europa, l’America e l’Asia. Per l’Italia, piazza numero 7, figlia delle altrettante medaglie conquistate.

E proprio dall’Italia che parte il nostro riepilogo: a livello numerico, nessuno come la delegazione azzurra. L’Ungheria, ad esempio, si è fermata a sei, così come la Russia. Ad abbassare la posizione della spedizione italiana, l’unico oro – quello delle fiorettiste nella prova a squadre, riconfermatesi campionesse due anni dopo la vittoria in Corea – a fronte dei 6 bronzi. Rimane a secco la spada maschile, mentre tutte le altre armi hanno dato il loro contributo alla causa. Quattro su quattro per il fioretto, che incassa i metalli di Beatrice Monaco (bronzo) e Alessandro Paroli (stesso risultato) nelle prove individuali e poi bissa nelle gare a squadre, con il già citato oro delle ragazze e il bronzo dei ragazzi (con lo stesso Paroli, Edoardo Luperi, Guillaume Bianchi, Francesco Trani). Una medaglia a testa, tutte di bronzo, per spada femminile – con la firma di Roberta Marzani nella prima giornata di gare – sciabola femminile e sciabola maschile, grazie a Chiara Mormile  e al quartetto composto da Dario Cavaliere, Francesco D’Armiento, Riccardo Nuccio e Lorenzo Romano.

 

NAZIONE

 

ORO

ARGENTO

BRONZO

TOTALE

1

Ungheria

3

3

0

6

2

Russia

2

3

1

6

3

Giappone 2 1 2 5

4

Ucraina

2

0

2

4

5

Polonia

1

1

3

5

6

Corea

1

1

1

3

7

Italia

1

0

6

7

8

Iran

0

1

2

3

9

Turchia

0

1

0

1

9

Stati Uniti

0

1

0

1

11 Francia 0 0

1

1

Mattatrice di questa edizione è stata l’Ungheria, capace di andare a segno in tre occasioni, anche grazie ai grandi nomi come quelli di Andras Szatmari e Anna Marton che si sono spartiti le prove di sciabola, a cui si aggiunge Fanny Kreiss vittoriosa nel fioretto femminile. La Russia si aggrappa agli spadisti – doppietta d’oro con Sergey Bida nella gara individuale e bis a squadre – mentre fa molto bene, e non lo scopriamo certo in queste Universiadi, il Giappone, che monopolizza i gradini più alti del podio dell’ultima giornata. Netto passo indietro della Francia, due anni fa mattatrice pressochè totale della manifestazione, che ringrazia una prodigiosa Caroline Queroli per regalarsi in extremis la possibilità di mettere la propria pedina nella mappa del medagliere.

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