Temi protagonisti e calendario della nuova stagione di fioretto maschile che scatta nel fine settimana dal Cairo.
Lo scorso week-end è toccato alle fiorettiste dare il via alla stagione agonistica. Archiviato il week-end di Cancun, tocca ai colleghi del fioretto maschile intraprendere il percorso verso Wuxi 2018. Un cammino fatto di otto tappe di Coppa del Mondo (fra cui tre Grand Prix) e anticipato dai singoli campionati continentali.
La stagione 2016/2017 in pillole
- Un solo punto, 201 contro 200. Questa la differenza a fine stagione fra Alexander Massialas e Daniele Garozzo: uno scarto minimo, ma sufficiente a garantire al giovane statunitense la sua seconda Coppa del Mondo di fila, malgrado la mancata medaglia ai Campionati del Mondo.
- A San Pietroburgo è arrivata la prima vittoria in carriera in Coppa del Mondo per Daniele Garozzo: l’oro Olimpico di Rio, infatti, non aveva mai centrato il gradino più alto del podio prima di allora. In finale fu derby tutto azzurro, con Garozzo che si impose in finale su Andrea Cassarà.
- A Tbilisi lo stesso Garozzo ha conquistato l’oro Europeo al termine di una gara condita da mille difficoltà e chiusa con la spia della riserva pericolosamente accesa. Talento e carattere, l’essenza di Daniele che si fa gara.
- Il Grand Prix di Torino ha celebrato la prima vittoria in Coppa del Mondo di Alessio Foconi
- Il titolo a squadre conquistato dagli azzurri a Lipsia, è stato il terzo negli ultimi quattro anni dopo il titolo olimpico di Londra 2012. Curiosamente, le vittorie sono arrivate nelle annate dispari: Budapest 2013, Mosca 2015 e, appunto, Lipsia 2017.
- La vittoria di Alexander Massialas a Parigi è stata la terza di fila per un fiorettista statunitense, dopo la doppietta di Race Imboden fra 2015 e 2016.
- Il duello fra Italia e Stati Uniti è quello che più di ogni altro ha caratterizzato la stagione scorsa, sopratutto nella prima parte di essa. Italia – Usa è stata anche la finale del Mondiale a squadre di Lipsia,vinto dagli azzurri.
- L’oro iridato di Dmitri Zherebchenko è stato fra le storie più belle di Lipsia 2017: il russo, infatti, era nel quartetto che a Rio ha vinto il titolo Olimpico a squadre, ma non essendo mai salito in pedana non ha potuto prendere la medaglia. Un anno dopo la ricompensa più dolce, del metallo più pregiato e, soprattutto, solo per lui.
Il ranking (top 16)
1 | 201 | MASSIALAS Alexander |
2 | 200 | GAROZZO Daniele |
3 | 194 | SAFIN Timur |
4 | 174 | FOCONI Alessio |
5 | 167 | IMBODEN Race |
6 | 150 | KRUSE Richard |
7 | 144 | ZHEREBCHENKO Dmitry |
8 | 140 | AVOLA Giorgio |
9 | 135 | CHAMLEY -WATSON Miles |
10 | 121 | HA Taegyu |
11 | 119 | SAITO Toshiya |
12 | 110 | LEFORT Enzo |
13 | 108 | CHEUNG Ka Long |
14 | 108 | LE PECHOUX Erwann |
15 | 107 | CASSARA Andrea |
16 | 93 | JOPPICH Peter |
Il calendario
- 20-22 ottobre 2017 – Il Cairo (individuale/squadre)
- 10-12 novembre 2017 – Tokyo (individuale/squadre)
- 01-03 dicembre 2017 – Torino (Grand Prix)
- 19-21 gennaio 2018 – Parigi (individuale/squadre)
- 09-11 febbraio 2018 – Bonn (individuale/squadre)
- 16-18 marzo 2018 – Anaheim (Grand Prix)
- 04-06 maggio 2018 – San Pietroburgo (individuale/squadre)
- 18-20 maggio 2018 – Shanghai (Grand Prix)
I temi della stagione
Obiettivo “grand slam” – Oro Olimpico, oro Europeo, oro Mondiale. Una tripletta riuscita a pochi e che Daniele Garozzo avrebbe voluto già mettere in saccoccia a Lipsia. Dove è arrivata comunque una grande medaglia di bronzo e la consapevolezza che da quella giornata di agosto del 2016, qualcosa è scattato nella testa di Dani, che dopo un avvio un po’ in salite della nuova stagione, ha inanellato una dietro l’altra gare di altissimo spessore culminate a San Pietroburgo con la prima vittoria in Coppa del Mondo e il successivo oro Europeo. Per il grand chelem c’è tutto il tempo del mondo e un pensiero stupendo con vista su Wuxi.
Parola d’ordine, riconferma – Due secondi posti, la vittoria di Torino, il titolo italiano, la medaglia iridata sfiorata a Lipsia, un ruolo di primo piano nella stagione del ritorno sul tetto del Mondo. Questa, in estrema sintesi è stata l’annata di Alessio Foconi, fiorettista ternano classe 1989. L’antipasto di nuova stagione, fra i Mondiali militari di Acireale – doppio oro – e la prima prova Open di Ancona ha dato ottime sensazione sul momento di forma dell’aviere umbro. Un buon viatico per chi è chiamato a riconfermasi ad alto livello dopo un anno ad altissimo voltaggio.
Sul tetto del Mondo – Dal tonfo al trionfo in un giro di calendario. Dal quarto posto di Rio al trionfo di Lipsia senza passare dal via. Con un Alessio Foconi in più nel motore, al resto han provveduto il talento e la voglia di vincere di campioni del calibro di Andrea Cassarà e Giorgio Avola, con Daniele Garozzo “ultimo staffettista”. Terzo titolo in cinque anni, che si somma all’oro Olimpico di Londra. E un messaggio ben chiaro: sarà anche aumentata la concorrenza, sia sotto l’aspetto quantitativo quanto sotto quello qualitativo, ma la nazione leader nel fioretto maschile resta sempre l’Italia. Riuscirà a riconfermarsi in questa stagione?
Altri azzurri – Andrea Cassarà, Giorgio Avola, Lorenzo Nista, Edoardo Luperi, Francesco Ingargiola, Damiano Rosatelli, Francesco Trani, Guillaume Bianchi, Alessandro Paroli
Obiettivo Tokyo 2020 – L’Olimpiade casalinga è ancora relativamente lontana, ma nella terra del Sol Levante pare proprio che abbiano intenzioni serie per il grande appuntamento. Il Giappone punta su elementi giovani e di grande talento (i due medagliati di Lipsia, Saito e Shikine sono entrambi classe 1997), fatti crescere nel loro centro Olimpico federale fin dai quattordici anni. Una svolta varata da poco ma che sta dando ottimi frutti, perché se la bella stagione dei fiorettisti è il risultato più evidente, i tiratori giapponesi si stanno comunque ben disimpegnando in tutte le armi.
Concorrenza agguerrita – Ricchissima la concorrenza con cui i fiorettisti azzurri si dovranno misurare nell’arco della stagione. Gli Stati Uniti puntano ancora sui “quattro tenori” che han dato filo da torcere per tutta la scorsa stagione. Massialas riparte da due coppe del Mondo di fila, Imboden, Chamley Watson e Meinhardt completano un quartetto tanto forte quanto affiatato. In Europa si riaccende la sfida con le rivali di sempre, Francia e Russia in primis. Ma anche i britannici Davies e Kruse.
Twitter: agenna85
Fotografia Augusto Bizzi