Sciabola maschile, il riepilogo del week-end di Algeri

Temi, protagonisti e approfondimenti del primo fine settimana di Coppa del Mondo di sciabola maschile in Algeria.

 

Con la trasferta ad Algeri, è scattata nel fine settimana la nuova stagione di Coppa del Mondo di sciabola maschile. Un week-end che riviviamo nel nostro consueto riepilogo del lunedì, con temi, analisi, approfondimenti e statistiche su quanto accaduto fra sabato e domenica.

Altro che mal d’Africa… – L’aria del “continente Nero” sembra davvero fare bene ad Enrico Berrè. Secondo l’anno scorso a Dakar, secondo quest’anno ad Algeri. Gara di altissimo livello per il Berro, impreziosito dal netto 15-6 contro il bronzo Mondiale Ibragimov in semifinale. Per lui anche un ruolo di primo piano nella gara a squadre: sua la firma sul 5-1 contro Szilagy che indirizza verso la banda Sirovich l’assalto contro l’Ungheria in semifinale. Con quello di sabato fanno cinque podi in Coppa del Mondo (una vittoria, due secondi posti e altrettanti terzi) più il bronzo agli Europei di Zagabria 2013.

Nuovamente fra gli otto – L’ultima volta che Alberto Pellegrini era entrato in una finale a otto in Coppa del Mondo risale al 2015. Trofeo Luxardo, nella sua padova. Sabato una bella prova per lui, con tanto di vittoria sul numero 1 del Mondo Bongil Gu. A impedire il primo podio in Coppa del Mondo in carriera, solo Kamil Ibragimov, ma per il padovano delle Fiamme Gialle centra comunque il suo secondo miglior risultato in carriera.

Italia forza…9 – Due argenti Europei, un bronzo iridato, due vittorie e quattro secondi posti in Coppa del Mondo, ultimo dell’elenco quello di domenica ad Algeri. Questi i numeri messi assieme dal quartetto azzurro della sciabola maschie che, dal giugno 2016 (Campionati Europei di Torun), non è mai sceso dal podio in una prova a squadre. Una costanza di rendimento davvero invidiabile per Enrico Berrè, Luca Curatoli, Aldo Montano e Luigi Samele, soprattutto in rapporto al livello altissimo della competitività del circuito Mondiale della sciabola maschile.

La rivincita di Aron, ma comanda sempre Aldo – Il crudele gioco del ranking ha anticipato al tabellone dei 32 il match fra Aron Szilagyi e Aldo Montano. Una finale anticipata arrivata purtroppo prestissimo: ad avere la meglio questa volta è stato il due volte campione Olimpico ungherese, che ha battuto Montano per 15-10. La vittoria di Algeri ha spezzato un filotto di tre successi di fila del livornese, comprese le due finali di Boston e Padova del 2016. Nel computo degli scontri diretti, tuttavia, a comandare è ancora Montano che in 11 incroci, si è imposto in 6 occasioni contro le 5 dell’ungherese.

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Fotografie Augusto Bizzi/Fie