Verso Torino, voci dal ritiro nazionale di fioretto

La squadra nazionale di fioretto, guidata dal commissario tecnico Andrea Cipressa, ci ha aperto le sue porte, e noi ne abbiamo raccolto le voci.

 

 

La mattina soleggiata di venerdì 24 Novembre ci porta ad affrontare il traffico romano, il venerdì nero, due manifestazioni e la tangenziale fino alla sala federale del Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti dove i fiorettisti sono al penultimo giorno di ritiro in vista del Gran Prix di Torino.
Gli atleti, impegnati a tirare o ad arbitrare, appaiono sereni, così come i maestri, i preparatori, il ct, e l’armiere che lavora quasi incessantemente al suo tavolo.

Incontriamo prima Alice Volpi, cui chiediamo dei suoi ultimi risultati individuali e di squadra: «ho avuto un finale di stagione molto bello, anche se al Mondiale sono arrivata seconda per una stoccata e mi è rimasto un po’ di amaro in bocca. Avevo voglia di ricominciare col piede giusto e così è stato anche se mi manca quel pizzichino in più per arrivare sul gradino più alto e ci proverò a Torino il prossimo weekend. Mi sto allenando tanto e voglio continuare così. Con la squadra ci troviamo benissimo, siamo tutte ragazze giovani e siamo cresciute insieme, cambiamo ma il risultato è sempre lo stesso».

Finisce l’allenamento anche per Alessio Foconi, il ternano ci racconta:  «Ho ripreso da dove ho lasciato la stagione precedente, le sensazioni sono buone anche se a Tokyo ho avuto un calo di concentrazione, ma dalle sconfitte ci si rialza e si riparte da queste per dare il meglio di sé. A Torino vorrei confermarmi, sto lavorando bene e serenamente perché la pressione c’è, visto che la gara è in Italia ed è Grand Prix col punteggio raddoppiato. Vado per vincere, per riconfermarmi, ma anche per confermare me stesso.» Gli chiediamo dunque della squadra: «siamo piuttosto legati nonostante l’assenza momentanea di Daniele ed il calo di concentrazione di Tokyo, ci siamo subito riattaccati e abbiamo lavorato su quello che non andava. La squadra c’è, è compatta, ed adesso potremo contare sul ritorno di Daniele.»

Alla Maestra Giovanna Trillini chiediamo dell’ottimo debutto stagionale di Alice Volpi: «Alice ha avuto un buon avvio, sta dimostrando molta continuità che negli scorsi anni mancava un po’, dobbiamo ancora lavorare tanto ma penso che lei abbia preso fiducia nei suoi mezzi, speriamo di continuare su questa strada, e che magari arrivi qualcosa di importante. Ma penso che la cosa più importante al momento sia la continuità e che lei dimostri a se stessa di essere un’atleta forte.» Le chiediamo anche dello stato della squadra femminile e se il ritorno in pedana di Elisa di Francisca possa cambiarne gli equilibri «la forza di questa squadra è sempre stata la continuità, speriamo di continuare con le giovani e se Elisa ha espresso questo desiderio sicuramente tornerà in pedana sempre caparbia, sarà poi la pedana a dimostrarci quale sarà il futuro della squadra italiana.»

 

 

Fermiamo poi Arianna Errigo che ci racconta della seconda stagione con fioretto e sciabola: «questa stagione è partita meglio perché ho l’esperienza dell’anno scorso, che come post Olimpico ho preso un po’ come veniva , sono contenta di come ho iniziato a lavorare, il percorso è lungo anche per fioretto, gli obiettivi indubbiamente sono Europeo e Mondiale. Proprio in questi giorni sto aspettando il verdetto della FIE sul cambiamento di calendario, la proposta è di spostare tutte le gare in contemporanea da metà gennaio a luglio, io mi auguro che non sia così perché non avrei neppure la possibilità di provarci, ed a prescindere da questo sarebbe un calendario troppo intenso e stressante, con sei mesi senza parlare neppure di scherma e sei mesi con gare una dietro l’altra e per tutte le armi.» Sul ritorno di Elisa Di Francisca l’atleta si è espressa così: «Elisa sarebbe un valore aggiunto, siamo state brave l’anno scorso ed è importante perché questo dimostra che se dovesse mancare qualcuno, compresa io, ci si augura che l’Italia possa essere sempre competitiva. Sono fortunata perché sono in squadra dal 2009 ed abbiamo vinto davvero tanto, quindi speriamo di continuare così e se Elisa dovesse tornare sarebbe sicuramente un valore aggiunto»

Andrea Cassarà ci ha parlato del suo inizio in squadra ed individuale: «Per ora la stagione è andata bene, dobbiamo riprendere il ritmo con la squadra, ma è anche normale che una squadra così vincente abbia piccoli cali di tensione, anche l’assenza di Daniele sicuramente gioca un ruolo molto importante, speriamo di riprendere il nostro cammino a Parigi. Sull’individuale, ero tra gli otto al Cairo ed ho perso per una stoccata a Tokyo, la stagione è ancora lunga spero di poter continuare con questo rendimento, so che non sarà facile ma per ora sto bene, mi diverto e questa gara è importante anche per il punteggio ma la affronto con serenità».

Fotografia Augusto Bizzi

La gara di Torino vedrà tornare in pedana Daniele Garozzo, gli abbiamo chiesto come sia stato durante il ritiro e come affronterà il ritorno: «circa trenta giorni fa mi stavo operando e già il fatto che io sia in ritiro vuol dire che veramente sta andando tutto oltre le migliori aspettative, come ha detto mio padre è un miracolo che io sia già in pedana dopo trenta giorni senza nessun problema di salute e già questo è il migliore successo. Schermisticamente c’è da rivedere qualcosa, in questi giorni che restano tra me e la gara dovrò cercare di trovare le convinzioni per poter dare il meglio con quello che ho. So che quello che ho in questo momento non è il 100%, però so anche che, al 50%, se riesco a dare tutto il mio 50%, posso anche vincere la gara, devo avere la lucidità e la consapevolezza che non posso dare il meglio di me, non posso esprimere il mio 100% però devo esprimere quello che ho al meglio, che è difficile da fare ed anche da spiegare (ride, nda). Insomma lottare con quello che ho ora, non che avevo o avrò»

Twitter: @Ariariasally

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Fotografie Arianna Scarnecchia, Giulia Sciarra, Augusto Bizzi

 

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