A Gyor la seconda tappa di Coppa del Mondo. L’Italia riparte dal secondo posto di Berrè e della squadra a Tunisi.
Dall'”esotica” Algeria all’Ungheria scuola storica di atleti che hanno fatto la storia della disciplina: la sciabola maschile, dopo il vernissage di tre settimane fa di Algeri, muove verso Gyor per la seconda tappa della stagione di Coppa del Mondo.
L’Italia riparte dal secondo posto di Enrico Berrè e all’ennesimo podio consecutivo della squadra composta dallo stesso Berrè, assieme a Luca Curatoli, Aldo Montano e Luigi Samele. Una gara che evoca bei ricordi agli sciabolatori azzurri, che proprio a squadre qui l’anno scorso centrarono la vittoria nella prova per quartetti. Ma, si sa, il primo a voi! di ogni nuova gara azzera tutto, ricordi compresi; il presente parla di una trasferta davvero tosta da affrontare, in cui Andras Szatmari (alla sua prima casalinga da Campione del Mondo e fresco di titolo nazionale, segno del suo ottimo stato di forma) e Aron Szilagyi – così come tutti i padroni di casa – saranno spinti da motivazioni extra e da un grande pubblico. Oltre, ovviamente, alla solita agguerritissima concorrenza proveniente da tutti i continenti.
E se Berrè vuole provare a dare continuità al bel risultato di Algeri per dimenticare del tutto il brutto finale della scorsa stagione, per gli altri azzurri l’obiettivo è quello di un pronto riscatto dopo la poco positiva gara d’esordio: tolto Alberto Pellegrini – fermatosi negli otto – sono arrivate molte eliminazioni precoci fra cui quella di Luca Curatoli già nel tabellone dei 64 e quelle di Luigi Samele e Aldo Montano nel tabellone dei 32.