Spada maschile, il riepilogo del Grand Prix di Doha

Protagonisti, temi e approfondimenti della prova di spada maschile valida per il Grand Prix di Doha.

 

Come per il circuito femminile – clicca qui per il riepilogo e gli approfondimenti – anche al maschile il Grand Prix di Doha ha chiuso la prima parte della stagione di Coppa del Mondo per quanto concerne la spada. Tanta Italia, con il doppio podio di Paolo Pizzo e Andrea Santarelli, ma tanto altro. Che andiamo a rivivere nel nostro consueto riepilogo del lunedì.

La scalata continua – Ottavi di finale a Berna, finale a otto a Legnano, podio a Doha. Paolo Pizzo è andato in crescendo in questo avvio di nuova stagione e ha messo a referto la medaglia numero 11 della sua personale carriera in Coppa del Mondo. Ancora non è arrivata una vittoria nel circuito, ma chissà che questo crescendo rossiniano di risultati non possa culminare con l’acuto definitivo. Intanto però arriva il rafforzamento della leadership in classifica.

Il riscatto del Santa – «Due duri giorni di gara che finiscono così! Terzo posto». Il tutto accompagnato dall’ormai classico selfone collettivo sul podio. Ne aveva bisogno come l’aria Andrea Santarelli di un risultato così dopo il difficile inizio di stagione. L’umbro si pende di autorità il suo terzo podio in carriera – sempre al terzo posto – e scala la classifica fino a fermarsi a due piazza dalla Top 16.

Boccata d’ossigeno – Un altro che può tornare a sorridere dopo Doha è Enrico Garozzo. Il siciliano ritrova la finale a otto e chiude al settimo posto, uscendo soddisfatto dalla Aspire Dome Arena. «Questa gara per me aveva mille significati che non vi sto a spiegare. Aveva una grande importanza. Sono contento e proseguo dritto su questa strada».

Ancora fra i primi 16 – Continua l’apprendistato del rampollo di casa Cuomo. Per Valerio un’altra bella prova dopo quella di Legnano e un altro ingresso fra i primi sedici della classifica finale. Lo ferma Max Heinzer all’ultima stoccata, dopo aver portato a termine una bella rimonta che dal 12-14 lo aveva portato a giocarsi la sua prima finale a otto sul 14-14.

Tutto in un minuto – Tre passività cercate e volute, per giocarsi tutto nell’ultimo minuto di assalto. Se la giocano così Sangyoung Park e Jung Jisun la finale del Grand Prix maschile a Doha. Un tatticismo decisamente troppo esasperato e che lascia parecchio perplessi, ma che manda agli annali il secondo successo su tre gare per il campione Olimpico di Rio 2016, che come al solito mette in vetrina l’intero campionario della sua scherma tirata a mille all’ora e allo stesso completa sotto tutti gli aspetti. In complesso fanno cinque successi in Coppa del Mondo, il secondo sulle pedane di Doha dopo quello datato 2014.

Le difficoltà della Francia – Una sola finale a otto, quella centrata da Daniel Jerent a Legnano, in tre gare. E nessun podio o vittoria. La Francia è apparsa in ombra in questa prima tranche di nuova stagione e l’andamento della gara di ieri di Doha ha mostrato questo trend: fuori subito lo stesso Jerent, fuori subito anche Yannick Borel, steso per la terza volta in quattro incroci da un grande Edoardo Munzone. Alla fine della prova il migliore è stato Gustin, fermatosi agli ottavi di finale. Ma siamo certi che già a partire dalla prima gara della seconda parte di stagione il copione cambierà e i maestri d’oltralpe torneranno a fare paura a tutti.

Twitter: agenna85

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Fotografie Augusto Bizzi