La monzese, al primo podio come sciabolatrice, arriva fino alla finalissima e chiude seconda. Podio per Egorian e Berder. Si ferma ai quarti di finale Rossella Gregorio.
Come nelle favole, più che nelle favole. Il match che l’Arianna Errigo sciabolatrice sognava fin da quando lanciò la sua sfida alle regine della specialità, arriva come ciliegina sulla torta di una giornata già di per sè indimenticabile per la muggiorese. Che non solo infrange il tabù dei quarti di finale, ma decide di fare le cose in grande, arrivando a giocarsi l’atto finale contro quella Olga Kharlan verso cui aveva sempre lanciato segnali di grande stima e che sperava ardentemente di poter sfidare.
E se la pedana dà ragione all’ucraina, che aggiorna così il suoi record e fa due su tre in questo avvio di stagione, quello che però ci racconta la gara di Cancun è l’ennesima straordinaria dimostrazione di forza dell’azzurra, di professione plurititolata fiorettista e in missione per riscrivere la storia della scherma provando a qualificarsi per Tokyo in entrambe le armi. Un percorso di gara tutt’altro che banale il suo, cominciato con la russa Dina Galiakbarova (demolita 15-4) e passata attraverso assalti sempre di un certo spessore, con le eliminazioni di Charlotte Lembach nel tabellone delle 32 e della giapponese Risa Takashima agli ottavi. Scollinato il fatidico “gran premio della montagna” e fatto il pieno di entusiasmo, la Errigo ha piazzato gli altri due tasselli del suo capolavoro, mettendo ko all’ultima stoccata prima Anna Marton quindi Cecilia Berder (terza in coabitazione con Yana Egorian).
L’atto finale di fatto ha poca storia, con l’azzurra che passa in vantaggio e la Kharlan che, dopo aver trovato il pareggio, è scappata via subito e ha chiuso sul 15-6. Bello l’abbraccio fra le due protagoniste a centro pedana e la promessa rinnovata che questo possa essere soltanto il primo atto di una serie di altri duelli fra due atlete che stanno scrivendo pagine di storia della scherma.
Per l’Italia da registrare anche l’ennesima prova positiva di Rossella Gregorio, che pur mancando questa volta il podio, centra comunque un’altra preziosa finale a otto, mentre tutte le altre dieci azzurre in gara escono di scena fra il primo e il secondo assalto di giornata.
Classifica – 1. Kharlan (Ukr), 2. Errigo (Ita), 3. Egorian (Rus), 3. Berder (Fra), 5. Marton (Hun), 6. Gregorio (Ita), 7. Kim (Kor), 8. Wozniak (Usa)
Twitter: agenna85
Fotografia Bizzi