Coppa del Mondo: i migliori stranieri della prima parte di stagione

Arma per arma, i migliori sei stranieri della prima parte di stagione di Coppa del Mondo. 

 

Per riveder in azione i protagonisti della Coppa del Mondo senior bisognerà attendere ancora una settimana (nel frattempo a saziare l’appetito degli appasionati di scherma arriva un ricchissimo week-end dedicato ai Giovani fra Udine e Budapest). In attesa di un nuovo, avvincente capitolo di stagione, torniamo ad analizzare quella appena andata in archivio con la prima tranche di Grand Prix per soffermarci su quelli che per noi sono stati i migliori fra gli stranieri. (Per l’analisi sull’Italia e i suoi numeri, cliccare qui).

Ne abbiamo scelto uno per arma, ecco la top 6 della Redazione di Pianeta Scherma.

Fioretto femminile: Inna Deriglazova – In uno scorcio di stagione che non ha avuto una vera dominatrice, scegliamo la regina degli ultimi anni del fioretto femminile. Assente a Cancun, deludente a Saint Maur, splendente a Torino dove ha messo in mostra tutto il proprio repertorio. Dominando ma anche rimettendo in piedi assalti che sembravano sfuggiti di mano, come hanno purtroppo sperimentato sulla loro pelle Arianna Errigo e Alice Volpi. Per lei anche la testa del ranking.

Fioretto maschile: AlexMassialas – Un solo passo falso, a Tokyo dove è uscito al secondo assalto di giornata. Per il resto, finale a otto al Cairo e vittoria nel Grand Prix di Torino, senza contare il contributo alla doppietta del team Usa nelle due gare a squadre sin qui disputatesi. Non è bastato a salvare la vetta del ranking Mondiale, ma è sufficiente eccome per vincere l’oscar del migliore di questo primo scorcio di stagione.

Sciabola femminile: Olga Kharlan – Ha sbagliato la prima gara, a Orleans (fuori al tabellone delle 32). Poi, Olga Kharlan non si è più fermata, centrando il bersaglio grosso tanto a Gand quanto a Cancun nel Grand Prix che ha consacrato a sciabolatrice di livello la nostra Arianna Errigo. Dal suo ritorno in pedana lo scorso maggio, la fuoriclasse ucraina ha messo nel piatto quattro vittorie in sette gare, con la ciliegina del Mondiale numero tre centrato a Lipsia. E una partenza in grande stile in questa nuova annata, che l’ha proiettata di nuovo in testa alla classifica Mondiale.

Sciabola maschile: Sanguk Oh – Il Mondo ha imparato a conoscere Sanguk Oh tre anni fa a Padova, alla sua prima gara internazionale in assoluto e subito capace di andare a podio. Ma la vera esplosione del giovane coreano sembra essere arrivata quest’anno: medaglia sfiorata ai Mondiali di Lipsia ma, soprattutto, la doppietta di vittorie messa in cascina fra Gyor e Cancun. E se al momento Gu Bongil e Kim Junghwan sembrano non ingranare, a tenere alta la bandiera coreana ci pensa il giovanotto arrivato fino alla posizione numero 3 del ranking Mondiale.

Spada femminile: Ana Maria Branza – Tre gare. Tanto ci ha messo Ana Maria Branza (Popescu) per tornare alla vittoria dopo aver annunciato il suo ritorno alle gare a inizio ottobre. Dopo essersi presa un anno sabbatico, la romena ha rilanciato la sfida  con vista su Tokyo 2020 e con l’obiettivo, più immediato, di tornare in testa alla classifica Mondiale. Intanto ha già percorso più di metà del cammino, salendo dalla posizione 71 alla 31. Riuscirà a completare la missione ritorno al vertice prima della fine della stagione?

Spada maschile: Park Sangyoung – Come Olga Khrlan nella sciabola femminile e il suo connazionale Oh Sanguk nella sciabola maschile, il campione olimpico di Rio 2016 ha centrato due vittorie in tre gare. In mezzo, un discreto decimo posto ottenuto al Carroccio. Ci piace vincere facile? Si, lo ammettiamo.

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Fotografie Augusto Bizzi

 

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