In Germania la quinta tappa di Coppa del Mondo. L’Italia riparte dalla tripletta di Parigi e dalla vetta del ranking conquistata da Garozzo. A squadre si rinnova il duello con gli Stati Uniti.
Dolce Germania. Cinque mesi dopo il Mondiale di Lipsia chiuso con il bronzo di Daniele Garozzo a livello individuale e con la vittoria del titolo a squadre, l’Italfioretto ritorna in terra tedesca. Dalla Sassonia e le sue atmosfere che richiamano l’epoca della DDR, alla città che proprio durante la divisione in due blocchi fu sede della capitale della Germania Ovest. Bonn attende il gotha del fioretto maschile mondiale per la quinta tappa della stagione di Coppa del Mondo e per l’edizione numero 46 di un’altra gara che ha tutti i crismi per essere definita un classico del circuito.
L’Italia non poteva arrivarci in un momento migliore: la tripletta di Parigi ha finalmente tolto la casella 0 alla voce vittorie stagionali per gli azzurri di Andrea Cipressa, e il secondo posto alle spalle di Alessio Foconi ha consegnato all’Olimpionico di Rio la testa della classifica mondiale di specialità. Più in generale c’è comunque un buon feeling fra i colori italiani e la gara tedesca, malgrado l’anno scorso (vittoria di Joppich, Luperi quattordicesimo e migliore degli azzurri) non fu molto amica dei nostri fiorettisti: Valerio Aspromonte e Andrea Cassarà ci hanno vinto, il bresciano addirittura in due occasioni, mentre tanto Giorgio Avola quanto i già citati Foconi e Garozzo hanno qui calcato il podio.
Grande interesse poi per la prova a squadre di domenica: sin qui è stato un vero e proprio dominio statunitense, con la banda Massialas – papà Greg e Alex sono stati in questi giorni ospiti a Frascati dove si sono allenati- che ha fatto tre su tre sin qui. Saranno ancora facilmente gli uomini da battere, mentre Italia, Francia, Russia e le sempre insidiose rivali asiatiche sono pronte a tendere l’agguato.
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