Di Veroli non si ferma più, campione europeo anche tra i Giovani

Dopo i due ori nella categoria Cadetti, lo spadista romano si ripete tra gli Under 20. Nagy, in finale, è l’ultimo a cedere. 

 

Il primo sorriso Davide Di Veroli lo fa sul podio, quando il suo maestro Massimo Ferrarese viene premiato. Fino a quel momento sul suo volto non c’erano stati segni di distrazione, rilassatezza o gioia, nemmeno dopo la quindicesima stoccata all’ungherese David Nagy, lasciato a 8 in una finale senza storia che lo spadista romano della Giulio Verne domina dall’inizio alla fine. È la terza medaglia d’oro in sei giorni per Di Veroli, dopo l’oro individuale e quello a squadre tra i Cadetti. È il suo terzo titolo europeo individuale in carriera, il primo tra i Giovani. Bruciare le tappe e farlo bene, con una continuità impressionante, raramente vistasi prima nella spada, l’arma impronosticabile per eccellenza.

Non quando in pedana sale lui, però. Perché Davide, a 16 anni, ha già il piglio del veterano. Non abbassa mai il livello di concentrazione, domina misura e tempo, e raramente sbaglia. In finale David Nagy si concede un paio di stoccate spettacolari, due parate e risposte in torsione e di fuetto, ma lo fa quando è già pieno garbage time schermistico. Davide no, la sua è una scherma essenziale ma terribilmente efficace, e non lascia scampo agli avversari.

Prima dell’ungherese l’avevano capito tutti gli avversari del suo girone, poi i francesi Simon Contrepois e Luidgi Midelton, sconfitti 15-13 e 15-10 nei 64 e nei 32, gli estoni Ilian Bobrov e Ruslan Eskov, superati 15-6 e 15-10 tra ottavi e quarti, l’estone Alexander Biro, suo pari-categoria, sconfitto in semifinale 15-12 .

Di Veroli è l’oro dell’Italia, lui che è il più piccolo di una squadra che si conferma tra le migliori al mondo. Perché Giacomo Paolini e Valerio Cuomo si fermano ai quarti, a un passo dalle medaglie. Il forlivese chiude la sua gara al quinto posto, sconfitto 15-14 dal francese Arthur Philippe, mentre il napoletano termina ottavo, battuto superato 15-7 da Nagy. Quarantaduesimo Gianpaolo Buzzacchino, eliminato nei 64 da Cuomo per 15-13. In quattro torneranno in pedana tra tre giorni, per la prova a squadre, e ci sarà da divertirsi.

Classifica – 1. Di Veroli (ITA), 2. Nagy (Hun), 3. Biro (Aut), 3. Philippe (Fra), 5. Paolini (ITA), 6. Loyola (Bel), 7. Eskov (Est), 8. Cuomo (ITA). 42. Buzzacchino (ITA).

Twitter: GabrieleLippi1

Pianeta Scherma su Twitter

Pianeta Scherma su Facebook

Fotografia Augusto Bizzi