Vittoria per gli sciabolatori nella prova a squadre maschile. Nel fioretto A secondo e terzo Lambertini e Betti.
L’inno di Mameli e poi tutti a festeggiare con un trenino come nei migliori capodanni. C’è gioia contagiosa nel clan azzurro al termine di un’altra giornata ricca di soddisfazioni alla Coppa del Mondo di scherma paralimpica di Pisa. La vittoria degli sciabolatori nella prova a squadre, il doppio podio di Emanuele Lambertini – arrivato a una sola stoccata dalla vittoria – e Matteo Betti nel fioretto maschile Categoria A, i podi sfiorati da Andreea Mogos (fioretto femminile Categoria A) e Alessia Biagini (spada femminile Categoria B): tante emozioni e tante storie tutte rigorosamente tinte di azzurro intenso.
Brillano gli sciabolatori, alla prima casalinga da Campioni del Mondo. Germania, Ungheria e Grecia devono tutti alzare bandiera bianca di fronte alla banda Ciari. Che pur priva di un pezzo da novanta come Alessio Sarri, vola sulle ali di un Edoardo Giordan galvanizzato dalla vittoria di ieri, di un Andrea Pellegrini in vena di riscossa dopo la precoce eliminazione individuale e, soprattutto, di un Marco Cima straripante: contro la Grecia fa la differenza tanto con il pari categoria Tryantafillou quanto con Pylarinos, atleta di categoria A demolito per 5-1. Menzione anche per la bella prova dell’esordiente Gianmarco Paolucci, buttato nella mischia da Ciari e prendendosi a fine gara i complimenti dello stesso ct.
Rammarico invece per Emanuele Lambertini, che dopo aver disputato una sorta di mini campionato italiano eliminando in serie Matteo Dei Rossi ai quarti e Matteo Betti in semifinale, si è fermato a una sola stoccata dalla vittoria contro il campione del mondo in carica Richard Osvath. L’atleta bolognese, dopo una partenza difficile, ha pian piano limato lo svantaggio e si è trovato a condurre sul 14-13 prima di subire la rimonta finale del magiaro.
Nelle altre gare di giornata, vittoria per Dimitry Coutya nella spada maschile Categoria B, mentre le due gare femminili hanno visto la vittoria di Szuszanna Karjniak (fioretto A) e Jana Saunee (spada B).
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